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Napolitano e Sergio Pininfarina nominati senatori a vita

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Napolitano e Pininfarina siederanno accanto a Rita Levi Montalcini, Emilio Colombo, Giulio Andreotti, Francesco Cossiga e Oscar Luigi Scalfaro (gli ultimi due di diritto, in quanto ex presidenti della Repubblica). Ciampi si è concesso cinque mesi per scegliere fra i molti «papabili», alcuni sostenuti da campagne di stampa e raccolte di firme. E alla fine ha tirato fuori dal cappello due nomi illustri che non erano nei pronostici: quello di un vecchio comunista unanimemente apprezzato per il senso dello Stato e l'autonomia di giudizio messa al servizio delle istituzioni e della causa europea; e quello di un imprenditore simbolo del made in Italy meno effimero, che ha contribuito ai successi dell'industria automobilistica nazionale con un design inconfondibile. Se c'è un messaggio implicito in queste scelte, è di tutta evidenza: un incoraggiamento a chi fa politica senza faziosità, senza alzare la voce, rispettando gli avversari e spendendo con generosità energie e passioni per la costruzione della casa comune europea; e, con Pininfarina, l'incoraggiamento alle case automobilistiche italiane a rinverdire un passato più glorioso, anche in termini di competitività e d conti economici. A giudicare dalle reazioni, la doppia scelta di Ciampi è indovinata. Il consenso è stato corale. Solo il leghista Calderoli ha polemizzato, e ha accusato Ciampi di fare solo nomine di sinistra o fra esponenti dei poteri forti. Qualche rimostranza l'ha fatta il governatore forzista Galan, che avrebbe voluto la Fallaci e Rigoni Stern, e un deputato del Prc che avrebbe voluto Pietro Ingrao. La precedente nomina quirinalizia, quella del poeta novantenne Mario Luzi, accademico della Crusca, è stata davvero effimera: Luzi ha partecipato a qualche seduta del Senato e si è spento a febbraio. Prima di lui, Ciampi ha nominato Emilio Colombo (gennaio 2003) e Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la Medicina (agosto 2001). Dall'inizio del Settennato, la pattuglia dei senatori a vita si è rapidamente assottigliata con la scomparsa di Leo Valiani, Carlo Bo, Amintore Fanfani, Paolo Emilio Taviani, Giovanni Leone, Francesco De Martino. Da ultimo, prima di Luzi, erano usciti di scena due illustrissimi senatori a vita: Gianni Agnelli, a gennaio del 2003, e Norberto Bobbio all'inizio del 2004.

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