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Siniscalco ci riprova: o me o Fazio

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Il ministro non andrà a Washingotn (G7 e Fmi) se c'è anche il Governatore

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E lui, inutile dirlo, è il governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio. Il ministro dell'Economia ha comunicato al presidente del Consiglio il suo veto: se Fazio sarà a Washington, lui non ci sarà. Ed è pronto anche a rimettere il mandato. Ma che succede? Succede che domani Siniscalco dovrebbe partire alla volta della capitale statunitense. Avrà incontri bilaterali e venerdì parteciperà al G7 finanziario. Sabato, invece, il titolare del dicastero di via XX settembre parteciperà al Word Bank Group del Fondo monetario internazionale. Sia il 23 che il 24 si troverà fianco a fianco con il Governatore che vuole dimissionare e che non vuole neppure incontrare. Di qui la comunicazione fatta pervenire al capo del governo: se ci sarà Fazio, non ci sarò io. Anzi, Siniscalco si è spinto anche oltre e ha fatto chiaramente capire di essere pronto a dimettersi pur di non incontrare il Governatore né di far parte con lui della stessa delegazione in rappresentanza dell'Italia. Non è la prima volta che Siniscalco arriva a minacce di questo tipo e finora, visto che siede ancora a via XX settembre, è stato sempre accontentato da Berlusconi. In pratica sta per accadere quanto si era già visto in occasione dell'Ecofin di Manchester del 9 settembre scorso, quando Siniscalco pose il suo aut aut. Una dozzina di giorni fa, però, fu Fazio, anche sotto le pressioni del sottosegretario alla presidenza Gianni Letta, a evitare di recarsi in Inghilterra. Molto diplomaticamente il numero uno di Palazzo Koch fece sapere che preferiva partecipare a una quasi contemporanea riunione della Bce che si è poi tenuta in Svizzera, a Basilea. Stavolta è diverso, perché il Governatore non è invitato a partecipare, bensì è un partecipante ai meeting «di diritto». E non ha nessuna intenzione di rinunciare. Proprio per quanto riguarda Fazio, ieri un'agenzia di stampa ha diffuso la notizia secondo la quale la Procura di Roma aveva deciso di iscrivere il numero uno della Banca d'Italia nel registro degli indagati per l'inchiesta su eventuali irregolarità nella scalata alla Banca Antonveneta. «Il governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio allo stato non è iscritto nel registro degli indagati», è stata la successiva e perentoria smentita del procuratore aggiunto di Roma, Achille Toro, che coordina proprio quell'indagine. Il Governatore, tuttavia, potrebbe essere convocato in Procura tra otto giorni o comunque entro la fine del mese di settembre, per essere ascoltato dai pm. In quella sede al principale inquilino di Palazzo Koch potrebbero essere formalizzate eventuali contestazioni. Prima di allora è ben difficile che i magistrati possano prendere decisioni sulla Banca d'Italia. È possibile inoltre che la convocazione del Governatore possa essere uno degli ultimi passaggi della stessa inchiesta, che a quel punto potrebbe volgere a termine. F. D. O.

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