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E Mastella si schiera col cardinale

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«È legittimo che ogni cittadino italiano si conformi alla Costituzione italiana, vale per me come vale per ognuno, e non credo che Ruini o i vescovi italiani siano fuori dalla Costituzione» ha commentato ieri il leader dell'Udeur Clemente Mastella rispondendo alla domanda di un cronista a Montecitorio che gli chiedeva se a suo avviso sia legittimo che il presidente della Cei intervenga commentando la politica italiana. «Voglio ricordare — ha aggiunto il leader del Campanile — che i cattolici italiani diedero vita insieme ad altre forze laiche alla nostra costituzione, quindi il fatto di volersi esprimere liberamente è una conseguenza della grande libertà che c'è nel nostro paese. Libertà di cui gode anche il cardinal Ruini». Renzo Lusetti, vicepresidente dei deputati della Margherita, giudica invece le parole di Ruini come un'apertura, un passo in avanti della Cei verso la questione «delle unioni di fatto». Per quel che riguarda invece la posizione di Francesco Rutelli e la proposta sui Ccs, Lusetti ha osservato: «Nella Margherita non ne abbiamo discusso a nessun livello. Personalmente condivido e sostengo la posizione di Francesco, che è legittima, come le altre. I Dl ne discuteranno, è un problema che riguarda le proposte dei partiti. La Margherita si confronterà al suo interno. Quindi ci sarà una proposta che sarà portata all'Unione. La sintesi toccherà a Romano Prodi».

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