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I centristi dell'Udc non cantano vittoria

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«La vittoria di Angela Merkel nelle elezioni politiche in Germania sarebbe un fatto estremamente significativo ed un segnale importante per l'intera Europa» ha sottolineato Mario Tassone, vicesegretario vicario dell'Udc. «Un'affermazione della candidata cristiano democratica — ha aggiunto Tassone — rappresenterebbero inoltre una significativa risposta a chi pensa che il futuro dell' Europa sia soltanto in senso socialdemocratico e che si ritroverebbe così smentito nei fatti». «Il risultato elettorale che si sta profilando in Germania è un presagio anche per l'Italia?» si è invece domandato Francesco Giro, esponente di Forza Italia. «Me lo chiedo — ha aggiunto — alla luce delle recenti e precise dichiarazioni di Silvio Berlusconi che al trionfalismo della sinistra ha reagito ricordando da un lato il ruolo di Forza Italia come perno dei moderati italiani assimilabile a quello della Cdu tedesca e dall'altro la sostanziale parità elettorale tra Unione e Cdl in larga parte dovuta al disorientamento degli elettori di fronte alle difficoltà che tutta Europa sta incontrando sul piano economico e sociale». «Se le forze politiche italiane volessero trarre un insegnamento dal voto tedesco, dovrebbero innanzitutto riconoscere i pregi di una politica della moderazione e del centro e poi incominciare a far prevalere nel confronto politico, come hanno spesso dichiarato sia Ciampi che Berlusconi, l'interesse nazionale anzichè l'orgoglio di partito o di fazione». Non ha paralto invece il ministro della Cultura, Rocco Buttiglione. Amico personale di Angela Merkel, è un grande conoscitore della politica tedesca. Non a caso il partito che ha fondato si chiamava Cdu, come quello di Kohl. buttiglione ha seguito da vicino l'evolversi della situazione a Berlusconi.

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