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La Cdl ha deciso: proporzionale per tutti

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Trovato l'accordo, addio ai collegi uninominali e ai piccoli partiti. Prodi fa le barricate: è un blitz

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Infatti, nonostante l'accordo interno alla Cdl che ha permesso di presentare in extremis un emendamento unitario al testo in discussione alla commissione Affari Costituzionali della Camera, la battaglia si preannuncia faticosa. Non fosse altro per i 500 emendamenti già presentati dall'Unione in vista della discussione generale del 26 settembre. Per tutta la giornata di ieri il centrosinistra ha gridato allo scandalo accusando la Cdl di aver compiuto un vero e proprio «blitz» nel tentativo di evitare una sconfitta ormai certa. «Una proposta indegna e irricevibile» è stato il commento del leader dell'Unione Romano Prodi. E anche i proporzionalisti più convinti come Fausto Bertinotti e l'Udeur si sono detti pronti alla battaglia campale. Oggi una riunione dei vertici dell'Unione stabilirà gli strumenti operativi per bloccare la riforma anche se lo strumento principale resta l'ostruzionismo. Già ieri, dopo la presentazione del maxiemendamento, i deputati del centrosinistra hanno lasciato l'Aula costringendo il presidente della Camera a rinviare la seduta. «Continueremo così» è stato il commento del Verde Paolo Cento. Ma cosa prevede l'emendamento presentato dalla maggioranza? "Inutili" i voti dei "piccoli". L'ipotesi della maggioranza introduce una soglia di sbarramento al 4%. I voti dei "piccoli", cioè di quelle liste che (coalizzate o meno) non riescano a raggiungere questa soglia a livello nazionale, risulteranno di fatto inutili. In questo modo, secondo gli ultimi dati elettorali delle europee 2004, scomparirebbero il Pdci (2,4%), i Verdi (2,5%), l'Udeur (1,3%) e la Lista Di Pietro (2,1%). Tutti partiti interni all'Unione che, sommati, raccoglierebbero oltre l'8% dei voti cioè esattamente il gap che separa il centrosinistra dalla Cdl. L'Udc, però, è già all'opera per presentare un emendamento che tuteli queste forze politiche. Scelta tra preferenze e liste bloccate. I partiti possono decidere una "testa di lista" bloccata, seguita da una parte di candidati su cui è possibile esprimersi con la preferenza. Ma si può anche optare per una lista totalmente bloccata o totalmente a preferenze. Alla maggioranza almeno 340 seggi. L'emendamento prevede un premio di maggioranza che scatta nel momento in cui la coalizione vincente non si sia aggiudicata almeno 340 seggi. Vincolo di coalizione. I partiti possono effettuare il collegamento in una coalizione delle liste da essi rispettivamente presentate. La dichiarazione di collegamento viene effettuata contestualmente al deposito del contrassegno. Spariscono i collegi. I seggi verranno assegnati, tutti proporzionalmente e sulla base delle circoscrizioni che restano quelle attuali, 26 più la Valle d'Aosta.

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