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Il terribile 7 settembre di Angius Si contraddice, ma 5 anni dopo

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In una intervista a Radio Radicale, l'esponente diessino spiega: «D'altra parte noi non sentiamo un particolare bisogno di cambiare l'attuale meccanismo: vi è certamente un problema di armonizzazione dei sistemi vigenti in Italia, diversi per ciascun livello istituzionale, da affrontare con la necessaria serenità. Quindi non ora». Angius il 7 settembre del 2000 aveva espresso un concetto diametralmente opposto. A pochi mesi dal voto delle elezioni politiche del 2001, anche la Quercia aveva lanciato la sua proposta di riforma elettorale. Infatti, il 7 settembre del 2000, il presidente dei senatori Ds, Gavino Angius censurò, a fronte della decisione della maggioranza (di centrosinistra, ndr) di procedere nell'esame della legge di riforma elettorale, la Cdl: «Ci era parso di cogliere una disponibilità del leader a un confronto ma la Lega dichiara "tempo scaduto". Ancora una volta siamo in presenza di dichiarazioni contraddittorie».

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