An, lo strappo della Destra sociale
Alemanno e Storace disertano l'esecutivo del partito. Fini: «Non sono preoccupato»
La corrente minoritaria di Alleanza nazionale, che è molto forta e radicata a Roma e nel Lazio, ha mandato un nuovo segnal di critica al leader del partito, Gianfranco Fini. I due leader della componente, infatti, i ministri per le Politiche Agricole Gianni Alemanno e quello della Salute Francesco Storace, non hanno partecipato all'esecutivo del partito che si è svolto a Roma, all'hotel Jolly. Si trattava del primo vertice dopo le recenti nomine effettuate da Fini, che ha desegnato il nuovo vertice della formazione politica non seguendo un criterio correntizio e nominando soprattutto quelli che fanno direttamente riferimento alla sua persona. Infatti, secondo quanto hanno riferito alcuni parlamentari di Destra sociale, l'assenza di Alemanno e Storace sarebbe in polemica con Fini, per l'estromissione dagli organi dirigenti del partito di alcuni esponenti della loro componente, nonchè per il mancato dibattito interno sulle vicende riguardanti Bankitalia. Alla riunione inoltre non hanno partecipato tutti gli esponenti della corrente che fa riferimento ad Alemanno e Storace. Ignazio La Russa ha detto di comprendere le ragioni dell'assenza dei due ministri dalla riunione dell'esecutivo di An ma ha auspicato una «ripartenza corale» da parte dell'intero partito. Lo ha detto lo stesso capogruppo di An a margine della riunione dell'esecutivo. «Non credo - ha detto La Russa, leader della corrente maggioritaria, Destra Protagonista - che siano assenze casuali, e ne comprendo anche le ragioni. Confido però che siano prodromiche ad una ripartenza corale di tutto il partito». Ai giornalisti che gli domandavano se si sia parlato del problema durante la riunione La Russa ha replicato negativamente: «Però - ha aggiunto - la questione aleggia». «Dopo tante volte - ha concluso - in cui ho dovuto dare io il "la" mi posso permettere il lusso di ascoltare e basta, senza intervenire». Secondo Maurizio Gasparri, anche lui alla guida di Destra Protagonista, «ci sono dei processi ancora da completare ma ci vuole maggior senso di responsabilità da parte di tutti». Fini non è sembrato temere più di tanto quanto accaduto. Le assenze? «Non hanno un particolare significato politico», ha risposto. «Non sono preoccupato» ha detto aggiungendo che «non manca a tutti senso di responsabilità». Non la pensa così Storace che avverte: «Parlare di dissapori (con Fini, ndr) è un eufemismo». E ha aggiunto: «Fini ha detto all'uscita che non c'è nulla di politico nell'assenza dei due ministri. Infatti non c'è nulla di politico, ma in altro». Nel corso della riunione, tuttavia, Fini ha ribadito che tornerà ad occuparsi da vicino del partito, sarà sempre più presente in via della Scrofa. Ha spiegato che tutti i coordinatori regionali dovranno preparare manifestazioni sul posto, rivitalizzare il partito, tenere spalancate le porte. E ha spiegato che girerà l'Italia, intraprenderà un tour per il Paese. Non sarà solo, visto che An ha allestito per lui un anti-Tir, sul modello di quello di Prodi, che lo accompagnerà nelle varie città. L'autoarticolato messo a punto da An per due mesi e mezzo attraverserà tutte le regioni d'Italia, accompagnando nei capoluoghi Fini. Il mezzo, già a disposizione del partito, monta un megaschermo di 3,5 metri per due. Il sabato e la domenica si trasferirà nel capoluogo di regione, dove farà da proscenio all'incontro di Fini con le comunità locali. «Stiamo approntando il calendario dell'iniziativa - spiega Roberto Menia, responsabile della propaganda di An - a corredo di ogni tappa ci saranno convegni, concerti, incontri con le istituzioni e la gente». Ma di che colore sarà?, chiedono i giornalisti. «Ora è verde - spiega Menia mostrando una foto - ma il colore definitivo non lo abbiamo ancora deciso. Di sicuro non sarà giallo. Avrà invece il volto di Fini e la fiamma di An sulle fiancate».