La campagna del Professore costa 3 milioni
A ogni elezione un mezzo diverso: Rutelli scelse il treno, Berlusconi la nave
Si calcola che la campagna per le primarie costerà al professore 3 milioni di euro mentre solo il Tir 120.000 euro. Dopo il «pullman bianco», sempre di Romano Prodi, la «nave azzurra» di Silvio Berlusconi, l'«Ulivo express» di Francesco Rutelli, questa volta un Tir di color giallo si aggiunge al panorama dei mezzi di trasporto di propaganda politica. Lontani ormai i tempi di camioncini o vecchie utilitarie con altoparlanti che gracchiano «votate e fate votare...», le nuove campagne elettorali corrono sul filo di Internet, per i comizi si preferiscono piazze telematiche, e i mezzi di trasporto variano (treni, pullman, navi, aerei, e anche asini) purchè producano visibilità nel mondo dell'informazione. Ed ecco allora, tanto per restare alle ultime campagne elettorali, il «giro delle cento città» di Romano Prodi cominciato il 13 febbraio »95 da Lecce a bordo di un pullman bianco. La lunga campagna elettorale in pullman portò nell'aprile '96 la coalizione di centro-sinistra alla vittoria e alla nomina di Prodi a presidente del Consiglio. Non mancarono epigoni originali. Nel febbraio 1999 in vista delle elezioni regionali sarde Nicola Grauso, fondatore del Nuovo Movimento, annunciò di voler partire da Calasetta, a bordo di un carretto trainato da un asinello, per un viaggio sino al nord dell'Isola. Il 22 maggio 1999 fu di nuovo un pullman, questa volta con a bordo il segretario dei Ds Veltroni, a inaugurare la campagna elettorale delle europee partendo da Botteghe Oscure, prima tappa la Toscana. Fu quindi la volta della «nave azzurra» del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che il 31 marzo 2000 salpò dal porto di Genova per un periplo attraverso Tirreno, Ionio e Adriatico. Dopo nove giorni di navigazione e dopo aver toccato altrettante regioni la «nave delle liberta» approdò a Venezia e alla vittoria nelle elezioni amministrative del 16 aprile. L'offensiva elettorale si sviluppò «via mare, cielo, terra». Contemporaneamente, infatti, solcarono il cielo aerei con striscioni, mentre furgoni pubblicitari giravano per le vie cittadine. In quegli stessi giorni Bonino e Pannella partirono da Fiumicino con la Barca delle libertà per contrastare dissero «i Titanic di D'Alema e Berlusconi, che saranno affondati». Anche Mastella salì a bordo di una barca a remi che simbolicamente salpò dalla Marina di Sorrento. Con lo slogan «Vieni a vedere l'Asino che vola» infatti, accompagnato da «Né navi, né pullman, né treni, né gozzi», i Democratici, nel 2000, organizzarono manifestazioni elettorali con mimi, saltibanchi, mangiafuoco, giocolieri e palloni aereostatici con l'asinello, simbolo del partito. Infine, nel 2001, per la sua campagna elettorale Francesco Rutelli scelse un treno.