Antitrust verso il via libera alla scalata dell'Unipol
Un parere, quello dell'Antitrust, non vincolante ma al quale si guarda con attenzione. Nei giorni scorsi l'Authority guidata da Antonio Catricalà aveva messo l'operazione in stand by, richiedendo ulteriore documentazione da Unipol, per capire meglio il ruolo di Mps all'interno della catena di controllo del gruppo assicurativo. Il 18 agosto, in particolare, l'Antitrust aveva chiesto copia dei patti parasociali fra Mps e Holmo, che rispettivamente controllano il 39 ed il 51 per cento di Finsoe, la scatola che a sua volta detiene la maggioranza della compagnia di Via Stalingrado, per verificare nel caso come la presenza di una banca possa influenzare un'operazione tesa al controllo di un altro istituto di credito. Il garante del mercato ha anche richiesto i verbali delle riunioni degli organi sociali e la documentazione inviata alla Consob sull'opa. Chiarimenti che Unipol ha provveduto a far recapitare lo scorso 29 agosto. Oltre alla parte relativa agli sportelli bancari (che a quanto si apprende non solleva problemi se non per alcune marginali sovrapposizioni in Emilia-Romagna e Toscana), gli uomini di Catricalà emetteranno un provvedimento anche sulla parte più propriamente assicurativa dell'operazione voluta dal presidente di Unipol Giovanni Consorte, in particolare sugli aspetti concorrenziali dell'integrazione fra Bnl Vita (ramo assicurativo della banca romana) e Unipol. Nei prossimi giorni, e non oggi come si ipotizzava in precedenza, dovrebbe poi apparire sui quotidiani il prospetto dell'opa in forma sintetica, dopo il necessario via libera della Consob, che sta ancora valutando le integrazioni fornite dalla compagnia bolognese. Al momento Unipol ha incassato dalla Commissione un via libera condizionato, chiedendo a Consorte alcune integrazioni al prospetto informativo. Per i prossimi giorni è atteso anche il primo giudizio dell'Isvap, che però prenderà la sua decisione definitiva solo dopo i pronunciamenti delle altre autorità. L'organo di controllo delle assicurazioni è stato chiamato in causa dalla Banca d'Italia, che il 9 agosto scorso ha deciso di sospendere il termine dei trenta giorni a disposizione per pronunciarsi in attesa di sentire il parere che ha chiesto all'Isvap. La Banca d'Italia ha inoltre chiesto ulteriori approfondimenti sul progetto industriale. L'Isvap deve rispondere principalmente al quesito che sorge dal fatto che Bnl ha una capitalizzazione superiore a quella di Unipol, e quindi la sua acquisizione cambierebbe l'oggetto sociale della società.