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L'ultima gaffe è su Ciampi

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Dichiara infatti il capo del centrosinistra: «Queste cose, con Ciampi, non credo sarebbero state possibili. Non lo vedo l'ex direttore della Banca d'Italia che fa una telefonata a Fiorani». Ma come? Ciampi è stato il governatore della Banca d'Italia e precisamente per uasi quattordici anni: dall'ottobre del 1979 all'aprile del 1993, quando venne chiamato a guidare il governo. È vero anche per Ciampi è stato anche direttore per un breve periodo prima di essere stato nominato governatore, ma quella di prodi è comunque ancora una gaffe. L'ennesima nel giro di qualche giorno. Venerdì aveva detto accolto «con soddisfazione le decisioni prese» dal consiglio dei ministri che aveva appena varato la riforma della Banca d'Italia. Spiegando che il governo ne aveva fatta «mezza buona». Poche ore dopo corregge: «Letti i dettagli del provvedimento, la metà buona si riduce a nulla». Ma nella stessa giornata si era prodotto in un'altra scivolata. E aveva solennememente informato: «Nessuno del nostro governo è ami andato nè in Cina, nè In India». Il ministro degli Esteri Gianfranco Fini aveva aggiunto: «Soffre di amnesia». E il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi, aveva ricordato a Prodi «di aver fatto un viaggio in Cina e una conferenza stampa congiunta proprio con Berlusconi, condividendo la stessa linea del governo sui dazi». Si attende adesso la prossima gaffe, visto la smagliante forma dell'ex presidente della commissione Ue.

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