LA SCALATA
Un giudizio quantomai "pesante", visto che le Generali fanno parte del Patto di sindacato che governa la banca, insieme alla spagnola Bbva e all'imprenditore Diego Della Valle. Se Bernheim non scherzava - e non sembra il tipo - la sua previsione segna lo sgretolarsi dell'alleanza che ha tenuto per tanti anni Luigi Abete in sella alla banca romana. Intanto procede la scalata della compagnia di assicurazioni bolognese, che dopo aver incassato l'autorizzazione a pubblicare ilprospettodallaConsob ora attende il via libera di Isvap e Antitrust, oltre che della Banca d'Italia. A favore della società guidata da Giovanni Consorte si segnala il buon andamento di Holmo, cioè la controllante di Finsoe (la finanziaria a capo del gruppo assicurativo bancario Unipol). Ieri l'assemblea dei soci, presieduta da Pierluigi Stefanini, ha approvato il bilancio dell'esercizio chiuso al 30 giugno che ha presentato un utile netto di 16,81 milioni. Agli azionisti è stato assegnato un dividendo di 0,3010 euro per azione che verrà messo in pagamento il prossimo 5 settembre. Il monte dividendi complessivo risulta pertanto di 16,79 milioni. Nell'esercizio appena conclusosi la società ha conseguito ricavi per 17,25 milioni. A differenza della Bnl (l'ultimo bilancio si è chiuso in perdita) il gruppo Unipol registra dunque utili e distribuisce dividendi (mai versati agli azionisti Bnl negli anni della gestione Abete). La battaglia attorno ai destini dell'istituto di credito di Via Veneto comunque continua. La spagnola Bbva e lo stesso presidente Bnl Abete hanno già alzato una serie di scudi legali per bloccare Unipol. Sulla partita sta già vigilando la magistratura e sono molto attivi anche i giornali. L'ultimo scoop dell'Espresso, su un prestito di 4 milioni di euro concesso a Consorte dalla Banca Popolare Italiana di Gianpiero Fiorani, è stato però "smosciato" dal presidente Unipol. Quei soldi, acquisiti a titolo personale, sono stati utilizzati per investimenti in azioni Enel, Autostrade, Stm, ecc.