Centrodestra a caccia di candidati sindaci
Le amministrative 2006 saranno un altro banco di prova. Si vota anche a Roma, Milano, Napoli e Torino
La battaglia tra Cdl e opposizione l'anno prossimo si giocherà anche per eleggere i sindaci di parecchie città. E si giocherà soprattutto nei grossi centri, Milano, Roma, Napoli, Torino. Se si andrà a votare, come è accaduto nel 2001, prima per le politiche e poi per le amministrative, i voti dei Comuni potrebbero trasformarsi in un'occasione di rivincita per chi è stato sconfitto. Delle quattro città più grandi solo nel capoluogo lombardo il sindaco uscente è del centrodestra ma Gabriele Albertini è già al suo secondo mandato e la Cdl dovrà cercare un nuovo nome. Riconfermare il successo delle ultime due elezioni non sarà compito facile anche perché Milano non sembra più essere una roccaforte di voti per la Casa delle Libertà. Dopo le regionali di aprile infatti lo scarto tra i due schieramenti è notevolmente diminuito, la differenza è scesa a poco più di seimila voti, e il centrosinistra ha iniziato ad accarezzare l'idea di poter conquistare la poltrona di palazzo Marino. I nomi che per il momento vengono fatti circolare sono quelli di Umberto Veronesi e di Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit. Profumo è vicino a «Libertà e Giustizia» e la moglie Sabina è stata attiva nei movimenti dei Girotondi. Nomi però sui quali per il momento i partiti del centrosinistra non si sono espressi ufficialmente. Piuttosto i gruppi dell'Unione in consiglio comunale hanno proposto di far partire un «Cantiere per Milano» dove preparare la candidatura a sindaco. Il centrodestra punta invece più sulle donne. Due i nomi femminili usciti in questi ultimi mesi: quello di Letizia Moratti, attuale ministro dell'istruzione e Stefania Craxi, proposta dallo stesso Berlusconi in un incontro pubblico su Bettino Craxi. Ma c'è anche chi ha proposto l'attuale presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, anche se il diretto interessato ha più volte smentito di volersi «imbarcare» in questa avventura. Da Milano a Torino, dove il centrosinistra confermerà il sindaco uscente Sergio Chiamparino. Per ora il centrodestra, o meglio l'Udc, a fine luglio, ha proposto il nome di Michele Vietti, attuale sottosegretario al Ministero delle finanze. Più complicata la situazione nella Capitale, dove Walter Veltroni gode del favore dei pronostici. Anche nelle ultime elezioni regionali il risultato del voto a Roma ha sancito un vero e proprio «strapotere» del centrosinistra, dovuto principalmente all'immagine che il sindaco è riuscito a costruirsi in questi anni. Nella Casa delle Libertà non mancano comunque le candidature. La Dc ha proposto il nome del senatore Mauro Cutrufo, l'Udc il ministro della Funzione Pubblica Mario Baccini, An ha una rosa di nomi: l'ex governatore della regione Lazio e attuale ministro della sanità Francesco Storace, il ministro Gianni Alemanno, l'ex assessore regionale alla sanità Andrea Augello, il consigliere comunale di An Michele Baldi. Ma la proposta che viene da più parti è quella di fare le primarie per scegliere lo sfidante del sindaco uscente. Da Roma a Napoli. Il capoluogo campano, dopo l'era Bassolino (due consigliature e oggi presidente della Regione Campania) e con l'attuale sindaco Rosa Russo Iervolino non sembra però essere più così saldamente in mano al centrosinistra. Lo stesso sindaco, infatti, non è sicurissimo di essere ricandidato. La scelta della Casa delle Libertà per il momento sembra essere caduta sul viceministro e coordinatore di Forza Italia in Campania Antonio Martusciello. Ma sono in molti a coltivare un sogno segreto: quello di poter candidare l'ex numero uno di Confindustria Antonio D'Amato. Il quale la primavera scorsa aveva già detto «no grazie» a un invito a sfidare alle regionali Antonio Bassolino, ma ora potrebbe anche cedere alla tentazione di scendere in campo per la poltrona di palazzo San Giacomo.