Primarie, i Ds non si fidano della Margherita
E riguarda l'esito delle primarie. Perché mentre la macchina della campagna elettorale del Professore sta scaldando i motori alla festa nazionale dell'Unità di Milano, dove i Ds lanceranno la raccolta di firme a sostegno della candidatura dell'ex commissario Ue, nella Quercia c'è anche preoccupazione sul numero dei partecipanti alle primarie. Ma innanzitutto al Botteghino si teme che da parte della Margherita non ci sia lo stesso tipo di sostegno che viene dai Ds. I conti sono presto fatti: Prodi dovrebbe raggiungere almeno quota 60 per cento. Sotto quella percentuale di consensi il Professore uscirebbe ammaccato dalle primarie del 16 ottobre, oltre il 60 per cento i suoi sostenitori, a cominciare dai Ds, sarebbero pronti a parlare di un grande successo. Ma a togliere serenità agli uomini del partito di Fassino è anche la discesa in campo di numerosi candidati (sono già sette quelli ufficiali) che chiaramente toglieranno consensi al Professore. L'ultimo, in ordine di tempo è Ivan Scalfarotto che giovedì ha iniziato la raccolta di firme a Napoli per presentarsi alle primarie (ne servono diecimila). Quaranta anni, manager di una finanziaria internazionale per la quale gestisce 2.200 persone in 54 paesi, Scalfarotto da tre anni vive a Londra. Ed è proprio a Londra, all'indomani degli attentati terroristici dello scorso mese di luglio che è nata l'intenzione di candidarsi alle primarie. «L'Italia è un paese che non crea, dove non ci sono accessi, dove non c'è spazio per la ricerca — ha spiegato durante un incontro con i giornalisti — vivendo all'estero, hai una visione del tutto come dall'alto. L'opportunità delle primarie ci è sembrata quella giusta, anche se inizialmente ne abbiamo parlato per gioco». Scalfarotto ha ribadito che il suo programma «è stato stilato sulla base di quello dell'Unione, solo che abbiamo posto degli accenti, abbiamo individuato tre priorità — il rinnovamento della politica, il tema dei diritti, l'Europa — Ora sono in giro per l'Italia a raccogliere firme, ma è internet il principale strumento di campagna elettorale ed il mio budget è il mio bancomat». Il giro per la raccolta delle diecimila firme in appoggio alla candidatura alle primarie è iniziato a Napoli («perché per metà sono napoletano e mi sono laureato alla Federico II) è proseguito ieri a Foggia e Barletta, oggi a Roma (sabato), domani a Pisa e lunedì a Bologna. A sostegno della sua candidatura si sono schierati intellettuali tra i quali tra cui Adriano Sofri, Michele Serra, Sandra Bonsanti e Franca Sciuto. Anche a Napoli sta raccogliendo consensi. La sociologa Enrica Ammaturo, l'economista Mariano D'Antonio e il filosofo Aldo Masullo hanno annunciato le loro firme a sostegno.