Il Tempo pubblica un ampio stralcio della relazione del governatore di Bankitalia al Cicr.
L'effettivo esercizio dei controlli ha accompagnato l'apertura internazionale dell'azionariato delle banche italiane, che è significativa anche nel confronto con altri paesi europei. La quota di capitale posseduta da soggetti esteri nei primi quattro gruppi bancari è pari in media al 16 per cento in Italia, al 7 per cento in Germania, al 3 per cento in Francia e al 2,6 per cento in Spagna. Nel nostro Paese sono cresciuti i livelli concorrenziali; si è ampliata la gamma dei servizi offerti alla clientela; sono stati ridotti i costi operativi unitari. Il processo è tuttora in atto. (...) 2. Le operazioni sul capitale della Banca Antoniana Popolare Veneta. 2.1. Assetti di governo societario della Banca Antoniana Popolare Veneta. Nel corso del 2004 i rapporti fra i partecipanti al patto che governava la BAPV (ABN, Lloyd Adriatico e alcuni imprenditori) hanno incontrato difficoltà crescenti, riconducibili essenzialmente alla numerosità dei soggetti e alla eterogeneità degli obiettivi perseguiti. (...) Dal punto di vista della Vigilanza, le incertezze circa l'evoluzione degli assetti proprietari di BAPV rischiavano di indurre instabilità negli indirizzi gestionali tali da indebolire l'efficacia dell'azione di riorganizzazione interna e di riqualificazione degli attivi di bilancio; tale azione era stata da poco avviata dal management per rimuovere le significative problematiche tecnico-organizzative che da tempo connotavano l'Antonveneta; nell'esercizio 2003 il conto economico consolidato si era chiuso con una perdita di 842 milioni di euro, anche per effetto delle rilevanti rettifiche di valore su crediti. Nel 2004 il risultato è stato positivo per 282 milioni di euro. (...) 2.2. L'istanza di BPL per salire al 14,9 per cento del capitale di BAPV. BPL fornì il 4 febbraio un'informativa preliminare per l'acquisizione del 14,9 per cento del capitale di Antonveneta. L'istanza formale venne inoltrata l'11 febbraio; l'autorizzazione fu concessa dalla Banca d'Italia il 14 febbraio, dieci giorni dopo la prima informativa. Alla sostenibilità patrimoniale dell'acquisizione contribuivano le eccedenze di mezzi propri già disponibili e l'imminente emissione di un prestito subordinato di 300 milioni di euro già autorizzata. La predisposizione da parte di BPL di un piano di rafforzamento patrimoniale basato sull'emissione di ulteriori strumenti era volta a mantenere un valore elevato del coefficiente di solvibilità anche dopo l'investimento. Poiché l'emissione degli strumenti patrimoniali annunciati da BPL avrebbe richiesto alcune settimane, nell'atto autorizzativo si invitava la banca ad attenersi a un criterio di gradualità nell'acquisto delle partecipazioni; veniva inoltre richiesta la pianificazione di ulteriori interventi di rafforzamento del patrimonio per la fine del 2005, per fronteggiare gli effetti connessi con l'applicazione dei nuovi principi contabili internazionali (IAS). Nelle settimane successive al 14 febbraio si svolgevano incontri tecnici in relazione alla prospettata emissione di titoli aventi caratteristiche di strumento patrimoniale innovativo; la Vigilanza chiese ulteriore documentazione e, al termine degli approfondimenti, sollecitò la rimodulazione dell'operazione; il perfezionamento dell'emissione avveniva pertanto in tempi più lunghi rispetto al programma iniziale. 2.3. Le istanze di ABN. Il 15 marzo 2005 ABN comunicò alla Banca d'Italia, nell'ambito dell'informativa preventiva, l'interesse ad acquisire il controllo dell'Antonveneta mediante il lancio di un'OPA totalitaria. La formale richiesta di autorizzazione, corredata della prescritta documentazione, venne trasmessa da ABN alla Banca d'Italia in data 30 marzo. Sulla base degli obbli