FRA i Ds e Rutelli, si sa, non corre buon sangue.
Brucia ancora la ferita del no al listone unico per le prossime politiche imposta dall'ex sindaco di Roma, dà fastidio la polemica che ha alimentato parte dell'estate sulla «questione morale», ed è garbato poco al Botteghino anche il gran feeling esploso tra Rutelli e Formigoni al meeting di Cl a Rimini, le «prove tecniche» di grande centro. Così nemmeno il giornale dei Ds, l'Unità, è mai tenero con Rutelli. Quando può non gli risparmia frecciate. Come ha fatto ad esempio ieri, con ben due titoli, in due pagine differenti, in cui esprimeva tutte le perplessità della sinistra e della Quercia sulla linea politica scelta dall'esponente della Margherita. Il primo del quotidiano. Un'apertura: «Le grandi intese di Rutelli inquietano l'Unione». E giù un pezzo nel quale si spiegano tutte le perplessità della sinistra codiddetta radicale (Ds, Verdi, Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani) sulle scelte dell'esponente della Margherita. Cose non nuove ma esposte con grande risalto dal quotidiano. c'è l'altro articolo, dal titolo molto eloquente: «Stiamo con Prodi, tenga a bada Rutelli». Il pezzo è un servizio dalla Festa dell'Unità di Milano e registra voci e umori del popolo della Quercia. Che ha delle idee ben precise su quello che sta facendo Prodi e quello che invece vuol fare Rutelli. Una volontaria spiega: «Non mi sorprende l'apertura di Rutelli a Formigoni, l'essere ambiguo fa parte del suo essere politico». E neppure il segretario di sezione Alberto Colombo nasconde una certa antipatia: «Il problema più grave è Berlusconi, Rutelli c'è e ce lo teniamo». Poi prosegue: «Siamo per una coalizione forte su un programma definito e condiviso, dopo di che nessuno crei complicazioni inutili. Agli alleati della Margherita chiediamo lealtà, concretezza e rispetto. Cose che finora non sempre ci sono state: gli attacchi a Fassino, all'Unipol e alle cooperative sono pretestuosi, intollerabili. Cl non l'attacca nessuno». Pa. Zap.