Insulti a distanza Storace-Brunetta
Oggetto: la tassazione delle rendite finanziarie che secondo il ministro della Sanità non sono un'eresia mentre per il consigliere economico di Berlusconi sarebbero una «follia». Storace è dell'idea che «se si vogliono ridurre le tasse sul lavoro occorre trovare le risorse altrove e per questo è bene evitare anatemi sulla discussione attorno alle grandi rendite finanziarie». Il ministro parlando così punta il dito contro Brunetta. Ma l'economista invece di lasciar correre, rincara la dose e rilancia: «Non mi pare che Storace sia un grande economista. Inoltre, c'è una ragione politica di fondo per cui non va aumentata la tassazione delle rendite finanziarie» e cioè che «non si diminuiscono le tasse aumentandone o introducendone delle altre». A questo punto il ministro della Sanità chiamato in causa direttamente è sbottato rivolgendosi nelle sue rimostranze anche al presidente del Consiglio. «Berlusconi spieghi ai suoi presunti consiglieri che vanno rispettati almeno i ministri del suo Governo. Le dichiarazioni di Brunetta sono indigeribili. Una cosa è il dissenso, un'altra è l'insulto. Poi non ci si lamenti se il dibattito nella Casa delle Libertà precipita». Storace ha anche lanciato messaggi rassicuranti sulle risorse per la sanità che saranno contenute nella prossima manovra economica. Il ministro dell'Economia Domenico Siniscalco «mi ha fornito ampie rassicurazioni» sulle risorse per la Sanità in Finanziaria. Le veline che, in forma anonima, fanno sapere a mezzo agenzie di stampa che le risorse per la sanità non possono essere aumentate - ha detto Storace - stracciano come coriandoli il Dpef. Sono sicuro che non è l'opinione del ministro Siniscalco che mi ha fornito ampie rassicurazioni».