Stop di Forza Italia a Rotondi
L'ipotesi ha acceso il dibattito nel centrodestra, anche con riferimento all'eventuale nascita del partito unitario, visto che il segretario della Dc ipotizza un'alleanza della lista Ppe con An. Ma anche nel centrosinistra si registrano reazioni, anche se negative, alla luce dell'apertura nei confronti di Margherita e Popolari-Udeur contenuta nell'idea di Rotondi. Un giudizio positivo arriva dall'europarlamentare dell'Udc Lorenzo Cesa. «Ho letto con attenzione la proposta di Rotondi e credo si tratti di un passo in avanti. In queste settimane l'Udc ha chiesto qualcosa di nuovo per il centrodestra: una discontinuità. Ebbene la proposta di Rotondi è un fatto positivo e che va in questa direzione». Freddezza invece da Forza Italia, anche perchè una proposta del genere, si fa notare negli ambienti azzurri, non può essere affidata al dibattito estivo ma va approfondita con molta attenzione. «La costruzione del Ppe in Italia -dice il vicepresidente Antonio Tajani, capo della delegazione di Fi al Parlamento europeo- non può essere discussa sotto gli ombrelloni a Ferragosto. Su questo argomento serve un un approfondimento e un dibattito serio». E poi: «C'è già una Costituente della Casa comune dei moderati e questa è la sede dove discutere i progetti futuri». Posizione che in An trova concorde Maurizio Gasparri: «Bisogna puntare al consolidamento del bipolarismo, seguendo l'esperienza che ormai da decenni caratterizza Paesi di avanzata democrazia. Ovviamente tale soggetto non può che rifarsi al Ppe, grande polo dei moderati europei». «Le proposte di rifondazione democristiana non sono una cosa seria. Sono un divertissement, elucubrazioni agostane ricorrenti che, naturalmente, sono destinate a rimanere tali», afferma invece il ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi. «Perchè -spiega l'esponente di via della Scrofa- si basano su presupposti irrealizzabili: la trasmigrazione dei centristi dell'Ulivo e marginalizzazione di An. La Margherita non abbandonerà mai il centrosinistra per passare a un ipotetico grande centro; e non è possibile marginalizzare una forza come An che è determinante in ogni aspetto, sia politico che elettorale». E anche nell'Udc c'è chi insiste nel sottolineare che ogni progetto finalizzato a dare una nuova struttura al centrodestra deve coinvolgere anche An. «all'ordine del giorno c'è solo il partito dei moderati al quale sono chiamati a partecipare Fi, An e Udc. Tutto il resto rimangono subordinate» afferma Maurizio Ronconi. Semaforo rosso alla proposta del segretario della Dc anche da quesi settori del centrosinistra ai quali si era rivolto. «Mi sembra il tentativo disperato -dice senza mezzi termini il coordinatore dei Popolari-Udeur Mauro Fabris- di quanti nel centrodestra vedono profilarsi una pesante sconfitta elettorale».