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Il meeting di Cl si apre nel segno di Pera

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Il presidente del Senato oggi darà l'avvio al dibattito sul partito unico all'interno del centrodestra

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Il discorso di Pera, che torna alla «kermesse» di Comunione e liberazione per parlare di «Democrazia e Libertà», è particolarmente atteso. A quanto si apprende, il presidente del Senato non dovrebbe parlare né di partito unico né di premiership. Pera dovrebbe, invece, concentrarsi sulla cornice culturale e politica, la cui definizione deve venire prima di un partito unitario del centrodestra. Il presidente del Senato dovrebbe dunque soffermarsi, con l'auspicio di innescare una comune riflessione, su quei contenuti identitari che devono essere prioritari rispetto al partito unitario. In altre parole, i contenuti devono arrivare prima del contenitore; ma questa discussione sul contenuti oggi manca, per cui il partito unico potrebbe rischiare di divenire una fuga in avanti. Marcello Pera apre al Meeting di quest'anno una lunga lista di esponenti della politica: perchè 135 saranno gli incontri in cui si articolerà la kermesse riminese, dalla mattina alla sera per una settimana, fra i padiglioni della grande Fiera. A cominciare da Francesco Rutelli, unico leader del centrosinistra quest'anno a Rimini, che terrà un atteso confronto sul tema del riformismo con Roberto Formigoni. Consistente la pattuglia di ministri: a Rimini quest'anno saranno presenti in otto: da Giulio Tremonti a Gianni Alemanno, da Pietro Lunardi a Giuseppe Pisanu, da Domenico Siniscalco a Rocco Buttiglione ad Altero Matteoli. Ci sarà poi il ministro degli Esteri Gianfranco Fini, che parteciperà ad un atteso incontro di politica internazionale (il 26 agosto) con il presidente afghano Hamid Karzai ed i capi delle diplomazie di Kabul (Abdullah Abdullah) dell'Iraq (Hoyshar Al Zebari). Sempre sul versante della politica internazionale va segnalata a Rimini la presenza dell'ex premier spagnolo Jose Maria Aznar e del presidente del Ppe, Hans Poettering. Vasta la platea degli ospiti politici: a Rimini ci saranno tra gli altri Sandro Bondi, Giulio Andreotti (ormai una «presenza fissa») il vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini, il segretario della Cisl Savino Pezzotta, Vannino Chiti e Nerio Nesi. Folta, come sempre al Meeting di Cl, la rappresentanza di esponenti del panorama economico: dal presidente dei giovani industriali Matteo Colaninno, a Giancarlo Cimoli di Alitalia, dal presidente Fs Elio Catania a Silvio Scaglia di Fastweb. Prestigiosa anche la presenza delle gerarchie ecclesiastiche: oltre a don Julian Carron, il sacerdote spagnolo che l'anno scorso ha «raccolto il testimone» di don Giussani alla guida di Cl, a Rimini ci saranno fra gli altri i Primati cattolici di Irlanda ed Ungheria, l'Arcivescovo di Granada, il Cardinale Renato Martino, presidente del Pontificio Consiglio «Iustitia et Pax», il presidente del Pontificio Consiglio per i Laici Stanislaw Rylko e l'Arcivescovo di Bologna, monsignor Carlo Caffarra.

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