Brunetta scavalca Siniscalco con un dossier sulla prossima Finanziaria
Al momento non è uno scontro aperto ma è evidente il tentativo, nemmeno tanto sotterraneo, di mettere il responsabile di via XX Settembre in fuori gioco. Che Siniscalco non goda di grandi simpatie all'interno del governo è cosa nota. E che tra lui e Brunetta non ci sia un particolare feeling è stranoto. Ma che l'economista di Palazzo Chigi giocasse d'anticipo forse nessuno se l'aspettava. Brunetta ha preparato un dossier con le priorità di politica economica che ora è sul tavolo di Berlusconi. Il titolo è evocativo: «Dopo l'onda rossa». Nel documento si mette subito in chiaro che «tutti gli interventi saranno adottati in grande dialettica con il ministro dell'Economia» ma si aggiunge poi che «l'ora dei tecnici Findus è finita ed è giusto che la politica torni ad assumersi le sue responabilità». Chissà se Siniscalco sarà d'accordo. E soprattutto è stato informato di questo dossier. Il documento oltre a disegnare un quadro della situazione («il governo finora ha trovato tutti i semafori rossi, dall'11 settembre al rincaro del petrolio alla fiacca della congiuntura internazionale») indica anche quello che andrebbe fatto. Brunetta sostiene che «siamo sul filo del rasoio e la spinta decisiva può venire solo da una Finanziaria che sia sì rigorosa ma anche di rilancio». Come a dire a Siniscalco: ecco questa è la strada da seguire. Poi l'economista elenca una a una le misure da inserire nella prossima manovra: si comincia con un aumento delle pensioni minime (già portate a 516 euro) a 600-700 euro, poi il blocco «nominale» della spesa pubblica, tariffe inchiodate, compartecipazione degli enti locali all'accertamento fiscale, sanzioni a carico dei Comuni indebitati che rifiutano di vendere parte dei loro beni. Brunetta indica anche come trovare i soldi per aumentare le pensioni. Suggerisce di passare al setaccio le pensioni di invalidità scovare quelle false e dirottare i pagamenti indebiti ai trattamenti minimi. Brunetta ha una ricetta anche per frenare l'inflazione da caro-greggio. «Va esercitata una moral suasion verso le Authority perchè usino il meccanismo del price cap per ridurre gli aumenti». L'economista poi prospetta «tasse di scopo» di cui potrebbero avvalersi i piccoli Comuni per finanziare progetti specifici e incentivi agli enti locali per combattere l'evasione fiscale. Insomma la prossima Finanziaria è servita. Siniscalco che deve fare? Limitarsi a sottoscriverla? L.D.P.