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Nuove polemiche nell'Unione sulla questione morale: «Parliamo di fatti»

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La Margherita resta piuttosto fredda rispetto all'opportunità per l'Unione di dotarsi di un codice etico. La questione morale continua a tenere banco nel centrosinistra e la proposta avanzata da un gruppo di intellettuali, tra cui Enzo Biagi e Giovanni Sartori, e molto apprezzata da Romano Prodi, fa ancora discutere. Con un editoriale pubblicato su Europa, i Dl (sigla che sta per Democrazia e Libertà) non si mostrano così entusiasti dell'idea e affermano che con i codici non si va lontano, che il dibattito sulla questione morale «sta decisamente strabordando» e che «se nel centrosinistra c'è un confronto da governare, è sulle quote di potere e non tra diverse qualità etiche». Un ragionamento che non piace alla minoranza del partito, tanto è vero che l'ulivista Antonio La Forgia fa sapere che in questo modo si torna indietro: «Se ciò che veramente conta sono le quote di potere - risponde - non occorre troppa fantasia per comprendere il fastidio, più o meno celato, per chi si azzardi a sollevare polverose e ottocentesche questioni morali». Il dibattito, insomma, è più aperto che mai e se i Verdi e Antonio Di Pietro dicono sì al patto etico, il «mariniano» Beppe Fioroni insiste: «Forse serve a tacitare le coscienze, ma non risolve i problemi. Il nostro Paese ha bisogno di una discontinuità che apra il mercato, rompa i monopoli e generi vera giustizia sociale. Questa è la nostra "mission". I codici, se proprio dobbiamo farli, evitiamo almeno che riproducano uno stantio giustizialismo». Per i Ds interviene l'eurodeputato Pierluigi Bersani, il quale si dice convinto che nel programma dell'Unione debbano esserci elementi di forte tensione morale: «Certamente servono un insieme di misure che possono anche comprendere un codice, ma che non possono esaurirsi con un codice, perchè c'è bisogno soprattutto di norme e di regole». Dello stesso parere Luciano Violante. Il presidente dei deputati della Quercia spiega che una coalizione non può limitarsi a codici morali, ma deve occuparsi di restituire competitività e fiducia al Paese.

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