Oggi cda decisivo di Bpi
Forse vicina una larga intesa
Un incontro molto atteso in cui i consiglieri della ex Lodi guidati da Giorgio Olmo metteranno a fuoco le strategie per affrontare le partite aperte nella corsa alla banca patavina. In particolare quella relativa alla solidità patrimoniale dell'istituto e quella relativa al vaglio delle possibili soluzioni per venire a capo, magari con un compromesso con i concorrenti di Abn, del rebus Antonveneta. Sul primo versante, i membri del consiglio saranno chiamati a verificare le mosse compiute sino ad ora per fornire le informazioni richieste dalla Banca d'Italia la quale, la scorsa settimana, aveva invitato la ex Lodi a inviare ragguagli in merito alla solidità del patrimonio e all'andamento dell'aumento di capitale. Tasselli di non poco conto, dopo il recente declassamento stabilito da Moody's sulla capacità finanziaria della banca (passata al livello D+, dal precedente C-) e, soprattutto, dopo l'avvio da parte della Guardia di Finanza di accertamenti su un conto corrente vincolato della ex Lodi presso la sede londinese della Deutsche Bank. Un conto che potrebbe essere al centro di una complessa operazione finanziaria legata alla vicenda delle cosiddette minorities, ossia delle cessioni di quote di società controllate - ipotizzate dagli inquirenti come fittizie - che la Popolare Italiana avrebbe fatto per raccogliere la liquidità necessaria alla scalata di Antonveneta. Frangente, questo, su cui i consiglieri dovrebbero avere di che parlare anche perchè, viene osservato in ambienti legali, è già venuto fuori quasi tutto e sarà interessante vedere, adesso, come verrà affrontata la questione e, soprattutto, quale sarà l'atteggiamento di Bankitalia. All'interno del consesso lodigiano, poi, i vertici della Bpi dovrebbero dedicarsi alla valutazione delle opzioni in campo per chiudere la partita Antonveneta dopo che gli olandesi di Abn Amro, lo scorso 25 luglio, hanno dichiarato di essere e disponibili a raggiungere una soluzione. Diverse, secondo indiscrezioni ripetute negli ultimi giorni, le ipotesi sul tavolo. Da una riduzione della quota di Bpi nel capitale patavino ad un disimpegno di Lodi nella partita (magari con un'asta internazionale o il coinvolgimento di una banca italiana), anche se - in base ad ambienti finanziari - la strada di un compromesso tra Abn e Bpi, con una sorta spartizione di Antonveneta potrebbe essere più percorribile e rispettosa delle forze in campo.