Gasparri: «Sta facendo insider trading»
È la provocazione dell'ex ministro dlele Comunicazioni, Maurizio Gasparri (An), che rincara la dose chiedendosi dove siano finiti tutti «gli esponenti della sinistra e in particolare dell'associazione Libertà e Giustizia che tanto hanno avuto da ridire sulle ipotesi d'investimenti di Silvio Berlusconi in una società di Carlo De Benedetti». Secondo l'esponente di An infatti è sotto gli occhi di tutti che «De Benedetti ha comprato e venduto azioni del proprio fondo di investimenti speculando alla luce del sole sugli andamenti del titolo condizionato prima dall'annuncio dell'accordo con Berlusconi, e successivamente dal divorzio con lo stesso Berlusconi». L'ex ministro delle Comunicazioni ricorda che «chi specula in Borsa utilizzando notizie riservate si rende responsabile di insider trading. Si tratta di un comportamento che può avere anche rilievo penale». E si domanda: «Magistrati che intercettano conversazioni a destra e sinistra non hanno nulla da dire su questa vicenda? E i moralisti della sinistra politica, culturale e giornalistica, trovano normale questa attività speculativa di De Benedetti?». «In questa estate di crescenti polemiche sulla questione morale - conclude Gasparri - è l'unico che ha fatto soldi utilizzando il nome di Berlusconi. Più che un furbetto del quartiere si tratta del solito furbone del "palazzo" di fronte al quale tutti tacciono». Gasparri, che oggi è vicepresidente del copaco (il comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti), venne fatto oggetto di una dura campagna quando era titolare delle Comunicazioni pr la legge di riassetto delle televisioni. Venne accusato di voler favorire Mediaset e di strozzare lo sviluppo delle altre aziende editoriali. Successivamente il gruppo L'Espresso ha comprato la televisione privata, ReteA, annunciando di avre l'intenzione di investire nel digitale terrestre: il sistema, cioè, varato dala legge Gasparri.