Da Bebbio arriva la rassicurazione che Fassino aspettava: «Il rispetto c'è. Il fatto essenziale è che bisogna fissare delle regole e farle rispettare»
Ieri è sceso in campo Romano Prodi e il leader dell'Unione ha rassicurato Piero Fassino, che aveva chiesto maggior rispetto da parte degli alleati. «Il rispetto c'è - ha detto il Professore - la questione morale unisce tutto il centrosinistra». Dal Botteghino approvano e fanno capire che la polemica si chiude qui. Anche dalla Margherita e dai Verdi arriva l'invito a non andare oltre in un confronto che può danneggiare tutta la coalizione. «Io credo che il rispetto ci sia - ha affermato Prodi nel giorno del suo compleanno festeggiato a Bebbio con la famiglia - e sono convintissimo che, al di là di piccole polemiche o anche eventuali errori, il problema della questione morale unisce tutta l'Unione. Il fatto essenziale è che bisogna dare regole rigorose e farle rispettare, perché altrimenti il Paese si sfalda. Questo è il discorso fondamentale, e su questo l'Unione non ha differenze. Occorre fare un grande sforzo di applicazione di etica e di moralità nella politica». I vertici della Quercia hanno fatto sapere di essere soddisfatti perché il leader del centrosinistra ha ribadito concetti già espressi dai Ds e sui quali il partito sta lavorando. «Il fatto che l'etica debba essere a fondamento della politica - ha affermato un esponente di primo piano della segreteria - che debbano esistere regole certe e che l'Unione debba impegnarsi a fondo su questo terreno, sono questioni sulle quali noi ci siamo già pronunciati e non possiamo essere soddisfatti che Prodi le abbia riprese». E se Peppino Caldarola, dalemiano, si dice convinto che il professore abbia preso le distanze da Parisi, anche l'ex ministro del Tesoro Vincenzo Visco mette la parola "fine" alla vicenda: «Bene Prodi, chiudiamo qui una polemica inopportuna e che non conviene a nessuno». Prima della presa di posizione del leader dell'Unione era intervenuto anche Pier Luigi Castagnetti, presidente dei deputati della Margherita, il quale aveva invitato tutti gli alleati «a darsi una calmata» per evitare prediche moralistiche e polemiche incomprensibili: «Dalle nostre parti non ci sono conflitti di interesse nè arricchimenti di alcuno». Un concetto simile a quello espresso dal presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, che ha parlato di polemiche inutili dal momento che «la prima, vera questione morale nel nostro Paese si chiama Silvio Berlusconi, che ne ha fatte di cotte e di crude». E allora, se si esclude un'intervista rilasciata ieri da Clemente Mastella al Corrriere della Sera, nella quale il leader dell'Udeur è tornato a criticare la Quercia per la vicenda Unipol-Bnl («Quella è stata un'operazione un pò grigia»), sembra proprio che la polemica si vada spegnendo.