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«Troppe speculazioni, ora dico no»

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«Con il premier solo un incontro conviviale. Niente accordi né altri patti»

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Una scelta che fa seguito alle polemiche per una partnership finanziaria fra due imprenditori di spicco che non si incontravano da 16 anni, separati dalla politica e dalla battaglia legale del Lodo Mondadori. Ad annunciare la decisione - presa anche per la «grande responsabilità sulla scena politica italiana, sia come individuo, sia come azionista di maggioranza del Gruppo Espresso-Repubblica» - è lo stesso Ingegnere in un editoriale comparso ieri sul quotidiano romano. Una ricostruzione della vicenda - quella offerta da De Benedetti - in cui l'editore si rivolge innanzitutto al suo giornale, ai giornalisti e ai lettori, ricordando le «tante battaglie» fatte insieme. «In questi giorni - spiega De Benedetti, la cui società d'investimenti Cdb Web Tech è stata oggetto di forti acquisti in borsa questi giorni - per errore o in malafede, si è presentata come alleanza un'eventuale partecipazione di Silvio Berlusconi» all'iniziativa del distress fund, un fondo fatto cioè per risanare e poi rivendere medie aziende in crisi. «C'è chi ha cercato - spiega l'Ingegnere - di approfittare dell'episodio per attaccare il gruppo Espresso-Repubblica con riferimento alla mia veste di azionista di maggioranza», un gruppo «dal quale nessuno, neanche il più vantaggioso degli investimenti, potrà mai allontanarmi». «Malintesi» e «speculazioni» di fronte ai quali De Benedetti ha voluto ribadire «il mio assoluto impegno a considerare come prioritario il mio ruolo di editore del gruppo Espresso». «Per questo - prosegue l'Ingegnere - e solo per questa ragione, ho fatto sapere a Berlusconi, sia pure ringraziandolo per la disponibilità, che rinuncio al suo investimento». Con il Cavaliere - è la ricostruzione dell'Ingegnere - del resto non c'era stato che un «incontro conviviale da lui richiesto da tempo», alla fine del quale il Presidente del Consiglio «mi ha chiesto quale fosse il mio investimento e mi ha prontamente chiesto, con gentilezza, se avremmo accettato lo stesso investimento da parte sua». «Niente accordi nè patti», quindi. Una decisione, quella dell'Ingegnere, accolta con soddisfazione dai Ds. Secondo il capogruppo Ds in Commissione vigilanza Rai, Giuseppe Giulietti, quella presa da De Benedetti è una decisione che «non potrà che rafforzare ulteriormente l'autonomia e l'autorevolezza del gruppo editoriale Espresso-Repubblica-Finegil, dall'interno del quale, anche in questi ultimi giorni, si erano levate voci di prestigio che hanno fortemente contribuito in questi anni a salvaguardare l'originalità di un'esperienza editoriale sempre più preziosa in un'Italia umiliata e ferita da un conflitto di interessi». Francesco Giro, dirigente di Forza Italia, ha fatto sapere invece che «un pò ci dispiace che Silvio Berlusconi non possa prendere parte all'iniziativa promossa dall'ingegner De Benedetti». E l'esponente di Fi chiede, ironicamente, «cosa ne pensa Arturo Parisi».

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