«Sono un baby nella politica»
Fa risalire l'attività a 10 anni fa. Bondi: è comico. Era presidente Iri
Il Professore, che aveva parlato del pericolo di commistione tra politica ed economia, è tornato ieri sull'argomento della questione morale. «Siamo davanti a un problema di fondo - ricorda - e lo dico con la massima sincerità: o diamo un esempio e un messaggio di grande cambiamento, oppure è meglio che la governo non ci andiamo proprio». Dichiarazioni che scatenano le polemiche. E se Forza Italia si esercita sulle osservazioni che riguardano lo stato del Paese e sulla battuta del baby politico, il ministro della Giustizia Roberto Castelli attacca il Professore per la frase sulla commistione tra economia e politica. «È involontariamente spiritoso e perfino comico, se non provocatorio - dice il coordinatore di FI Sandro Bondi - definirsi un baby politico. Lui, presidente dell'Iri negli anni '80 all'epoca dei governi Craxi e prima ancora ministro dell'Industria del governo Andreotti. Non credo proprio che possa definirsi così, direi anzi che è un vecchio politico, un vecchissimo politico». Concetti simili quelli espressi dal vice ministro delle Attività produttive Adolfo Urso (An). L'azzurra Isabella Bertolini invita invece Prodi a non preoccuparsi dell'eredità della Cdl, perchè il centrosinistra non tornerà a Palazzo Chigi. Castelli incalza, afferma che il rischio di una commistione tra economia e politica c'è sempre stato e aggiunge: «Non è un rischio, è una realtà di cui Prodi è stato un protagonista per molto tempo».