I POLITICI smentiscono di aver incontrato e parlato con l'immobiliarista Stefano Ricucci della partita ...
Le nuove intercettazioni nell'ambito dell'inchiesta Antonveneta chiamano in causa la scalata di Rcs e sembrano evidenziare una manovra sul gruppo di più soggetti, dal finanziere bresciano Emilio Gnutti ad un gruppo internazionale del quale non si fa il nome, che avrebbe utilizzato la mediazione di Alejandro Agag, genero di Josè Maria Aznar. Ma soprattuto chiamano in causa, in modo indiretto parlando di incontri e colloqui, anche politici di entrambi gli schieramenti, tra cui il premier Silvio Berlusconi. E subito sono fioccate le smentite. Lo staff di Romano Prodi e la direzione nazionale dei Ds per conto di Piero Fassino e Massimo D'Alema sono così intervenuti smentendo i colloqui con Stefano Ricucci, riferiti dall'immobiliarista stesso in una delle chiamate intercettate. «La notizia di un colloquio è totalmente infondata» ha fatto sapere l'ufficio stampa del leader dell'Unione Romano Prodi, precisando che «il Presidente Prodi ha avuto un unico occasionale incontro con il signor Ricucci il 23 giugno scorso all'Assemblea della Confcommercio come, per altro, fu correttamente riferito dai giornali». Stessa puntualizzazione arriva dal portavoce del segretario nazionale dei Ds Piero Fassino. «L'unico occasionale incontro tra il leader dei Ds e il signor Ricucci - ha spiegato Roberto Cuillo - è avvenuto all'Assemblea della Confcommercio il 23 giugno 2005 a Roma, peraltro riportato dalla stampa. In quella circostanza, come è lo stesso Ricucci a ricordarlo in un'intervista sempre di oggi al Corriere della Sera, i due si sono per la prima volta». Restano invece in silenzio, per ora, i vari esponenti del Patto Rcs, nonostante che Ricucci venga tra l'altro ascoltato dagli inquirenti mentre svela i nomi di chi a suo giudizio tradirà l'accordo parasociale, tra i componenti del cosiddetto «salotto buono». «Lucchini, Bertazzoni, Romiti, Ligresti e altri mi daranno le loro quote - afferma l'immobiliarista -. E dalla Rcs devono uscire la Fiat e Della Valle» (29 giugno). Dalle conversazioni registrate tra Ricucci e il banchiere d'affari Ubaldo Livolsi (consigliere Fininvest) filtra poi del tutto a sorpresa un ruolo di spicco di Alejandro Agag, già segretario del Partito popolare europeo, nonchè genero di Josè Maria Aznar, impegnato - sembrerebbe - a mediare per un gruppo internazionale che resta allo stato sconosciuto, e che sarebbe interessato a un coinvolgimento nell'affaire Rcs. Le frasi pubblicate da Repubblica si trovano, a quanto si è appreso, negli oltre 14 faldoni relativi alle intercettazioni e ai diversi atti dell'inchiesta, depositati dai magistrati milanesi e nelle ultime ore anche a disposizione degli avvocati dei quattro concertisti interdetti dal gip Clementina Forleo (Fiorani, Ricucci, Gnutti e il direttore finanziario Bpi Gianfranco Boni).