È lo stesso sistema di Tangentopoli
Ma vogliamo dire forte e chiaro che il sistema non ci piace, è da repubblica delle banane, evoca antichi e mai superati vizi italici. C'è qualcuno, nella Procura guarda caso di Milano, che vuole di nuovo «accendere fari» sulla vita politica ed economica italiana. Insomma si vuole una Bancopoli dopo Tangentopoli. Sono cambiati (alcuni, non tutti) i protagonisti ma lo spirito è lo stesso: fare le veci della politica, indirizzare le scelte del Paese. Non va bene, è pericoloso, l'abbiamo già sperimentato sulla pelle degli italiani. La magistratura deve indagare, ci mancherebbe. Però il giochino delle intercettazioni telefoniche rappresentano una stortura drammatica del sistema. Ha ragione, si pensi un po', Bertinotti: «Sono un'attività corsara». Il gioco dell'intercettazione e della trascrizione passata ad arte ai giornali è vecchio e di fatto comporta un grave rischio perché mina la stessa democrazia. Un esempio: nelle conversazioni di Fazio, lo diciamo per assurdo, ci possono essere riferimenti molto privati, addirittura intimi. Chi ascolta e poi trascrive può scegliere una frase o un'altra, può tagliare, cucire, omettere a suo piacere. E se poi ricattasse l'intercettato? Ma si può vivere in un paese simile? Come è stato possibile leggere sui giornali il testo integrale di quelle telefonate solo dieci giorni dopo l'effettuazione delle stesse? Il Parlamento, organo eletto dai cittadini (fatto non sempre acquisito per taluni magistrati) sceglierà che fare del Governatore. Ma non sarà una telefonata a gettare fango sulla credibilità dell'istituzione. Strano che nessuno si sia scandalizzato più di tanto per la consueta edicola con il deposito di atti giudiziari. A Milano purtroppo c'è chi perde il pelo ma non il vizio. Fazio non è indagato e ha comunque ricevuto un grave danno. Qui non si prende la sua difesa né lo si giudica per quei comportamenti. Ci possono anche non piacere, farci storcere il naso, darci l'impressione di una caduta di stile. Ad altri tocca dire se ha sbagliato o meno nell'azione di governatore di Bankitalia, se ha fatto quel che poteva e doveva fare per difendere gli interessi dell'Italia o di alcuni amici suoi. Certo il governatore si è dimenticato al telefono, di vivere in questo strano e per certi versi inquietante paese. A Fazio e ad altri vogliamo ricordare che in Italia con questi sistemi sono state rase al suolo banche e grandi aziende. Certi interessi teleguidati saranno oggetto del giudizio degli storici. Ma un uomo come Fazio non può non conoscere la storia nemmeno tanto recente di certe vicende. La storia di queste ore è un campanello d'allarme per molti: un certo giustizialismo sta affilando le armi.