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Partito unico, l'Udc ci crede solo a metà

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Cesa: «Se entro settembre capiamo che non si tratta di una cosa seria ci ritiriamo subito»

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Ieri, infatti, nel corso del proprio Consiglio Nazionale, l'Udc ha diramato la «lista ufficiale dei convocati». Ci sono tutti i big del partito, a cominciare da Marco Follini fino ad arrivare ai ministri Rocco Buttiglione, Carlo Giovanardi e Mario Baccini. Al loro fianco entreranno a far parte della Costituente i capigruppo a Montecitorio e a Palazzo Madama Luca Volontè e Francesco D'Onofrio, quello a Strasburgo Lorenzo Cesa, Bruno Tabacci e alcuni segretari regionali. La lista, inoltre, sarà chiusa con nomi scelti sulla base di competenze specifiche finalizzate al progetto. Per non lasciare spazio alle interpretazioni, però, Marco Follini ha voluto subito mettere la carte in tavola. Lo ha fatto per bocca di Lorenzo Cesa che, oltre ad essere un fedelissimo, è anche un interprete autentico del pensiero del presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. «Se la cosa è seria - ha detto Cesa -, e si deve vedere entro settembre, noi ci siamo. Altrimenti, se così non dovesse essere, noi ritiriamo le truppe». Nel dubbio Cesa ha anche ribadito l'importanza di una riforma elettorale in senso proporzionale. Mentre l'Udc lanciava il proprio aut aut, la consulta di Forza Italia approvava i nomi dei suoi 20 rappresentanti. Nomi che saranno comunicati da Berlusconi oggi, nel corso del Consiglio Nazionale del partito che si svolgerà presso il teatro Capranica a Roma. È stato il vicepresidente della Camera e presidente del Consiglio nazionale di Fi, Alfredo Biondi, al termine della consulta, ad anticipare chi farà parte della delegazione azzurra. Oltre al premier, ci saranno i ministri, i capigruppo di Camera e Senato, i presidenti di regione di Forza Italia ed alcuni rappresentanti di area, tra i quali l'onorevole Costa e lo stesso Biondi. «Su per giù - ha spiegato Biondi - si tratta dei soliti noti, ovvero quasi tutti i partecipanti alla consulta». Il ministro per la Coesione e lo sviluppo Gianfranco Miccichè ha quindi voluto precisare che i 20 delegati di Forza Italia «sono stati proposti da Ferdinando Adornato con un criterio che tutti hanno apprezzato ed accettato». Ovviamente soddisfatto il governatore lombardo Roberto Formigoni, uno dei 20 costituenti. «La prospettiva del partito unitario è una prospettiva nella quale crediamo -. Partecipiamo all'assemblea con grande determinazione per farla riuscire».

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