Le offerte della Bpi

Se ci sono state delle violazioni alle regole di mercato, queste dovevano essere ravvisate dalle Autorità di Vigilanza e non dai giudici, che invece dovrebbero agire solo in ultima istanza per sanzionare comportamenti illeciti dal punto di vista penale. È l'opinione di Andrea Zoppini (nella foto a fianco), ordinario di analisi economica e del diritto all'Università di Roma Tre e componente della commissione ministeriale per la riforma del diritto societario. Come giudica il sequestro delle azioni Antonveneta ordinato dalla procura di Milano? Mi sembra molto grave che si debba ricorrere all'intervento della procura per far rispettare le regole di mercato. Quindi in Italia qualcosa non funziona? È evidente che il sistema dei controlli non è efficace e che è necessario un maggior coordinamento tre le Autorità. Auspico che il disegno di legge sul risparmio, ancora all'esame del Parlamento, possa affrontare in modo concreto questi problemi. L'intervento della magistratura continua ad avere troppa rilevanza nelle vicende finanziarie italiane a discapito della certezza sulle regole del mercato e degli interessi degli investitori che rischiano di essere penalizzati. Perché? La logica della legge sull'opa è quella di permettere agli azionisti di minoranza di trarre beneficio da un'offerta rivolta al mercato da soggetti che superano una certa soglia negli assetti proprietari. Se la soglia è stata superata dopo un'azione di concerto tenuta segreta allora scatta l'accertamento da parte della magistratura. Ma l'investitore deve essere in ogni caso tutelato. Nel caso Antonveneta è stata la Consob a rilevare un'azione di concerto e a imporre l'opa obbligatoria al fronte guidato dalla Bpi. Quindi è tutto in regola. Infatti credo che sia l'opa che l'opas della Bpi restino efficaci. Se i giudici riscontreranno dei reati allora chi li ha commessi ne risponderà. Non deve esseredanneggiato il mercato. Le azioni sequetrate sono state affidate a un custode giudiziario. Cosa succederà nell'assemblea di Antonveneta? Il compito del custode è garantire la continuità aziendale in attesa che tutto si risolva. Conosco Emanuele Rimini e la sua professionalità. Ma non spetta a lui esercitare i diritti di voto. Cosa farà la Consob? Credo che a questo punto la Commissione dovrà tenere conto degli sviluppi delle indagini. Il rammarico è constatare ancora una volta come le Autorità si trovino in forte difficoltà di fronte a vicende finanziarie complesse. Cosa che non succede in altri paesi, con sistemi di regole efficienti e mercati maturi.