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L'Unione in Umbria per discutere del programma

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In un albergo in mezzo al verde, a dieci minuti dal capoluogo umbro, sono riuniti Romano Prodi, Piero Fassino, Francesco Rutelli e tutti i leader della coalizione, escluso il segretario dell'Udeur Clemente Mastella, che ha comunque inviato una delegazione del partito. Con loro anche i capigruppo parlamentari di tutti i partiti del centrosinistra e i membri della cabina di regia del programma. Il seminario durerà fino a oggi pomeriggio e sarà concluso da una conferenza stampa di Prodi. Al termine della due giorni di confronto, i segretari della coalizione dovrebbero sottoscrivere un documento, una cornice che contiene i principi e le linee guida che impegneranno tutti i candidati alle primarie, e che saranno sottoscritti anche dagli elettori che vorranno partecipare. Un testo propedeutico anche alla vera e propria discussione sulla stesura del programma elettorale di tutta la coalizione. Arrivando a San Martino in Campo, Romano Prodi ha concesso ai cronisti qualche battuta. Interrogato sui desideri della Cdl di tornare al proporzionale, il leader dell'Unione ha risposto: «Ci sono tanti desideri al mondo e non bisogna mai soddisfarli tutti. Bisogna sempre rimanere con qualche voglia». Poi ha commentato quanto accaduto a Londra. «Sono molto colpito - ha detto -. Il fatto che sia avvenuto dopo un tempo così breve, in una situazione in cui l'emergenza è ancora molto forte, ci dice quanto siamo fragili nelle nostre società moderne e nelle nostre metropoli di fronte ad episodi di terrorismo».

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