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La base d'accordo «Occorre cambiare»

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«Era ora» è proprio il titolo del link aperto da «Ary76», secondo il quale «la classe dirigente di An va modificata. Matteoli se aveva una ricetta per far uscire dalla crisi poteva dirla all'Assemblea nazionale, perchè quella era la sede giusta. Non il bar dello Sport. Dò atto ad Alemanno di aver detto le cose quando doveva, condivisibili o meno. Analogo discorso per Storace. Ora pensiamo a prendere in mano le redini del partito unico, con una classe dirigente finalmente rinnovata». E «Gianfry» parla dei «3 marmittoni al bar Sport» aggiungendo: «appoggio totalmente la decisione di Fini di mandare tutti a casa». «Fiammazzurra» elenca i meriti avuti da Fini nell'evoluzione della destra, anche se invita a non «perdere di vista i valori fondamentali su cui si basa lo stesso partito». E il «Capo dei Vigili» aggiunge: «Io sto con Fini. Sicuramente non con La Russa, uno che va in Tv pensando di cavarsela ridendo e facendo battute». Anche i meno entusiasti nei confronti del leader di via della Scrofa in questa circostanza scelgono di stare dalla sua parte, pur non nascondendo una vena di scetticismo e malinconia. «Fini — scrive Adrian — non mi piace da quando è al governo. Ma quanto sucesso ultimamente ad opera dei tre dissidenti è inconcepibile e sbagliato». «Il giorno del bucato era quello dell'assemblea nazionale e non in assenza del capo. Le critiche fatte in pubblico al bar inzuppando il cornetto nel cappuccino fanno dell'agguato un rifacimento tragicomico via di mezzo tra la parodia fantozziana e le Idi di marzo. Quoque tu, La Russa? Fantozzi, Filini e Calboni che vogliono fare le scarpe ad un Cesare che assolutamente non c'è e forse non c'è mai stato».

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