«Ma non può decidere tutto da solo»

Non si può convocare la direzione sempre a copertura di decisioni gia prese». Teodoro Buontempo, storico esponente di An, è forse l'unico che va contro la scelta del presidente Fini. «Credo che questa nuova fase non possa essere accettata con nuove nomine fiduciarie. A questo punto la conferenza programmatica diventa solo l'ennesimo convegno. Fini ripete l'errore commesso fin qui, cioè di gestire An attraverso nomine fiduciarie e decisioni dall'alto. Decisioni sbagliate di fronte alle quali io reclamo più democrazia». La decisione più controversa, aggiunge Buontempo, è quella di «destituire i segretari regionali. In teoria io, che auspico la formazione di una minoranza interna, dovrei essere contento della sua scelta. E invece non lo sono perché vedo in pericolo la vita del partito stesso. Fini dovrebbe tenere maggiormente in conto quella parte del partito che porta il consenso, non ha incarichi esecutivi e non si è mai lamentata perché non ha bisogno dei gradi per fare il proprio dovere. Siamo noi oggi a reclamare maggiore democrazia. Mentre lui si è fidato troppo di quelli che senza portare voti, hanno trasformato An in un'oligarchia».