DPEF IN PARLAMENTO

E il Tesoro ribadisce nella prossima Finanziaria non ci saranno una tantum. «L'assenza di misure una tantum nella manovra 2006-2007 - ribadiscono fonti del Tesoro - è prevista dalla raccomandazione europea frutto di un accordo con il Governo. Discussioni e polemiche in merito appaiono pertanto infondate». Il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini richiama intanto la politica al suo dovere, quello della «verità». «Anche perchè, la tecnica dello scarico delle responsabilità in cui politica ed economica si sono a lungo esercitate ha fatto il suo tempo». Dunque sgombrato il campo dalle polemiche e con la speranza che «la ripresa non tarderà», come si legge nell'ultimo testo trasmesso, parte l'iter parlamentare, che porterà poi, sotto Natale, fino all'approvazione della Finanziaria 2006. Mercoledì ad aprire il ciclo delle audizioni sul documento di programmazione economica e finanziaria sarà proprio il ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco. Le audizioni con le parti sociali sono previste poi nel corso della giornata successiva, mentre venerdì dovrebbe chiudere il ciclo il Governatore Fazio. La posizione del Governatore è comunque già in parte nota dopo la sua partecipazione al Cipe a Palazzo Chigi. Fazio ha infatti mostrato un certo ottimismo considerando chiusa la fase di calo della produzione industriale e ipotizzando come «possibile» una crescita dell'1,5% a partire dal prossimo anno. Il testo arrivato alle Camere è in linea con le bozze circolate nei giorni scorsi, tranne qualche «piccolo aggiustamento stilistico», come aveva detto lo stesso Siniscalco dopo il Cdm. Si confermano innanzitutto le cifre macro: crescita zero quest'anno, all'1,5% nel 2006 e 2007. Si conferma anche il percorso di rientro dal deficit in due anni e dunque le due manovre da 0,8% di Pil (10 miliardi circa) per la sua correzione. Ci sarà inoltre un interventi sull'Irap (2 miliardi per la cassa e 5 per la competenza, ha detto Siniscalco) e la revisione degli studi di settore che riguarderà circa 650.000 contribuenti. Il Governo intende inoltre rafforzare la lotta all'evasione fiscale e da questa voce si dovrebbero presumibilmente recuperare circa 3 miliardi di euro. Tra gli interventi più attesi e che saranno tradotti in norme dalla Finanziaria 2006 ci sono quelli che riguardano la difesa del potere d'acquisto delle famiglie con il tentativo di sostenerle nei almeno nelle spese più sensibili: casa, tariffe e caro-petrolio. Le famiglie meno abbienti dovrebbero poi poter beneficiare di maggiori deduzioni e di sconti sulla spesa per asili nido. Infine il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, ribadisce: «Linee e obiettivi sono condivisibili come è condivisibile la tutela del potere d'acquisto delle famiglie. Di tali obiettivi programmatici noi non vediamo nè quantificazione nè scadenze temporali».