«La recessione è ormai alla fine»
Il ministro dell'Economia, di fronte alla platea dell'Abi coglie al volo il passaggio del Governatore di Bankitalia e dichiara: «La fase di recessione credo sia arrivata alla fine. Non siamo in declino ma in transizione. Tutti stiamo facendo uno sforzo per cambiare dna, per una maggior disciplina». Come si dice, meglio di niente. Ma il ministro non si è fermato ed è andato oltre. «Mettiamoci tutti al servizio della crescita - ha esortato -. Anche perché dalle simulazioni che abbiamo messo nel Dpef basterebbe che il tasso di crescita fosse intorno al 2-2,5% per risanare la finanza pubblica senza bisogno di ulteriori interventi. Ma all'1,5% - ha aggiunto - è tutto difficile e si inizia quella rincorsa di continui aggiustamenti che, come diceva il Governatore Fazio, genera incertezza». Siniscalco ha quindi rigettato al mittente alcune accuse provenienti dal centrosinistra. Innanzitutto ha specificato che «non ci sarà nessuna stretta sui conti quest'anno» ricordando che «l'aggiustamento del deficit dello 0,8% nel 2006 e nel 2007 sarà al netto delle una tantum e degli effetti del ciclo». Poi è entrato nel merito del rinvio dell'Irap ipotizzato da alcuni quotidiani. «Le voci di rinvio della riforma dell'Irap, che ho letto stamattina su alcuni giornali, - ha affermato - le ritengo campate in aria». Per quanto riguarda un tetto di spesa indifferenziato per la Pubblica Amministrazione Siniscalco ha spiegato che «nel 2005 non ci sarà un tetto di spesa indifferenziato, ma dei target mirati. L'anno scorso ci sono stati risultati interessanti, anche molte lamentele. Però la spesa primaria è cresciuta meno del Pil nominale». Infine il ministro ha parlato della riforma del Tfr specificando che si tratta di un «imperativo» per il governo e, per questo, dovrà essere fatta entro la fine dell'anno. «Ci sarà - ha detto - un rafforzamento del mercato dei capitali con l'avvio dei fondi pensione, che noi riteniamo imperativo fare prima della fine dell'anno».