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An in Sicilia boccia la «casa»

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Un sondaggio rileva infatti che la stragrande maggioranza di militanti di Alleanza nazionale nel palermitano dice no ad un unico contenitore politico nel centrodestra. Il rilevamento è stato realizzato dall'associazione culturale «Area - Nuova Destra» che ha distribuito a 312 simpatizzanti una scheda con due quesiti. Primo: sei favorevole alla costituzione del partito unico di centrodestra? Secondo: sei favorevole, in tale contesto, all'eventuale autoscioglimento di Alleanza nazionale? Ebbene, alla prima domanda i no sono stati 260 (83,3%), i sì 52 (16,6%); mentre al secondo quesito i no sono stati 238 (76,2%), i sì 74 (23,7%). «Senza mettere in campo alcuna pretesa scientificità alla Piepoli, abbiamo ritenuto giusto sondare il popolo di destra di Palermo e provincia, per percepirne gli umori in relazione ai punti cruciali del futuro politico della Destra», ha spiegato il deputato regionale di An, Guido Virzì, secondo il quale s'è trattato di «un piccolo, ma significativo test, il cui risultato verrà consegnato a tutta la classe dirigente del mio partito». E proprio i vertici del partito, con Gianfranco Fini (nella foto) in testa, dovrebbero evitare di fare orecchie da mercante su ciò che arriva dalla Sicilia. Qui, infatti, il partito di Fini continua a beccarsi scoppole. A Catania, alle ultime amministrative, pur raccogliendo il 7,7 per cento dei suffragi (l'1 per cento in meno di 5 anni fa) rispetto alle europee dell'anno scorso, ha registrato un drastico dimagrimento del 15 per cento dei consensi. Sullo sfondo, restano le prossime scadenze elettorali regionali. E capire quale sarà il ruolo che svolgerà An all'interno della alleanza di centrodestra ancora rimane un nodo da sciogliere. Del congresso regionale, non se ne parlerà se non dopo le elezioni del 2006.

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