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Baldassarri: per lo sviluppo necessario almeno un punto

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Quindi il viceministro Mario Baldassarri è convinto che ci vorrà almeno un punto di Pil per il rilancio dello sviluppo del nostro paese anche in prospettiva delle sfide economiche dei prossimi anni. E per questo chiede l'intervento dell'Europa. Per far ripartire l'economia italiana anche la Ue dovrà fare una piccola concessione. «Dpef e Finanziaria non sono gli ultimi atti di questa legislatura ma devono anche essere anelli di congiunzione e primi atti della prossima, il mattone d'appoggio del programma del Governo. Devono essere di forte rilancio per l'economia e per questo occorrono risorse, non si può rilanciare l'economia con gli spiccioli». Lo ha detto il viceministro per l'Economia, a Jesi, in provincia di Ancona, nell'incontro della CdL sul partito unico. «Noi dobbiamo certamente contenere le spese - ha detto Baldassarri - ma c'è anche una responsabilità dell'Europa. Almeno un punto di Pil devono essere risorse per lo sviluppo, poi ci sarà la parte che contiene il deficit tenendo conto che più c'è sviluppo e meno automaticamente c'è deficit. Nel Moloch di 630 miliardi di euro di spesa, andando a vedere bene quali sono le voci di spesa che sono cresciute di più i questo periodo, le più indiziate a essere contenute o tagliate, occorre ricavare non cento milioni di euro ma almeno un punto di Pil. Non si può far partire un Tir con il ciclomotore».

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