Giro: il programma della Cdl non prevede

i matrimoni tra gay, Bondi è stato frainteso

Lo ribadisce in una nota Francesco Giro, responsabile azzurro per i rapporti con il mondo cattolico. Un'estraneità totale nei confronti dei Pacs, prosegue Giro, «anche nella loro versione francese, studiata per introdurre in modo surrettizio il riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali, che il movimento azzurro non ha mai nè promosso nè avvalorato con proposte unitarie e organiche di partito e neppure con il progetto dell'onorevole Dario Rivolta». «Inoltre da Forza Italia, e in particolare da Sandro Bondi - sottolinea l'esponente azzurro - non è mai giunta la proposta di una equiparazione giuridica tra coppie omosessuali e coppie eterosessuali unite da un vincolo matrimoniale, giudicata dallo stesso Bondi una forzatura». «Forza Italia - afferma Giro - è invece disponibile ad affrontare il tema delle coppie di fatto e a promuovere una strada italiana, del cosiddetto diritto mite, verso il riconoscimento dei diritti singolari e individuali delle convivenze more uxorio. Per rimuovere le possibili discriminazioni che ancora oggi limitano l'esercizio di alcuni diritti individuali nelle coppie di fatto - osserva l'esponente di Fi - si possono utilizzare strumenti meno invasivi dei patti di solidarietà sociale, che oltretutto contraddicono in parte la scelta libera e insindacabile della coppia non sposata di non sottostare a norme civilistiche relative ai contratti. Anche per evitare di configurare giuridicamente attraverso i Pacs un piccolo matrimonio, consideriamo più coerente inserire, secondo lo spirito di un diritto mite, singole norme per i singoli problemi, nei settori della previdenza, delle assicurazioni obbligatorie, dell'assistenza sanitaria, del lavoro, dei diritti successori». «A chi profitta di questo libero confronto per censurare i nostri rapporti preferenziali con la Chiesa cattolica - conclude - rispondiamo rivendicando con orgoglio la nostra vicinanza ad un mondo vitale e dalla tradizione millenaria».