Rognoni prelevato a Dubrovnik. Ma su Malgara si tratta

Ieri, per far sì che fosse al completo il Consiglio di Amministrazione convocato d'urgenza per la nomina di Giulio Malgara alla presidenza Rai, viale Mazzini ha inviato un aereo privato a Dubrovnik solo per prelevare il consigliere diessino Carlo Rognoni che si trovava da due giorni nella cittadina slava per un importante convegno. Un intervento veramente straordinario per una riunione urgente che prevedeva nel pomeriggio la firma-accettazione di Malgara e poi la «fiducia» in Consiglio. Ma è stato tutto inutile perché dopo pranzo si è saputo che Malgara non sarebbe potuto intervenire a causa della morte improvvisa della madre. Il Cda è stato quindi spostato a martedì prossimo alle 16, stesso giorno in cui il nome di Malgara dovrà essere votato anche dalla Vigilanza. I consiglieri (visti i soldi spesi per essere tutti presenti) si sono riuniti lo stesso e hanno discusso per più di tre ore sul procedimento di nomina del presidente, chiedendo poi una serie di delucidazioni in una lettera al ministro Siniscalco. Nel corso della riunione, il consigliere anziano facente funzioni di presidente, Alessandro Curzi, ha comunicato formalmente la nomina a consigliere di Giulio Malgara, con l'indicazione del ministero del Tesoro per la presidenza. Malgara quindi è già consigliere e per qualcuno potrebbe anche restarlo qualora fosse bocciato dalla Vigilanza. E non è detto che ciò avvenga visto che le diplomazie degli opposti schieramenti lavoreranno affinché possa esserci una schiarita «politica», magari convincendo Prodi e i suoi a mandar giù un ticket con un direttore generale che piace a entrambe le coalizioni. Pare che Palazzo Chigi sia pronto a tirar fuori una rosa di eventuali dg papabili, (ieri è uscito il nome di Antonello Perricone ex della Sipra, bocciato dal centrosinistra) tra i quali sarebbe anche Cattaneo, viste le sue ultime mosse bipartisan. Se su Malgara non è detta l'ultima parola, ieri però il ministro Landolfi ha sostenuto che il presidente Rai designato dall'Economia non debba venir nominato dal Cda. Secondo lui infatti la designazione deve essere ratificata dalla Vigilanza e basta. Quanto alla possibilità che il presidente designato, ma bocciato dalla Vigilanza, resti o meno in carica nel Cda, l'interpretazione del ministro è che «il consigliere non debba restare». Nel corso del Cda invece qualcuno ha portato avanti la tesi opposta e cioè che il Consiglio potrebbe nominare «prima» Malgara, condizionando così il parere della Vigilanza, o, alla peggio, dopo la bocciatura, far restare Malgara come consigliere.