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La manifestazione del 23 luglio a Roma costituirà il punto di partenza di questa nuova grande avventura. Alleanza Nazionale è un progetto morto, fallito, decotto e, quindi, Azione Sociale si assume la esaltante responsabilità di costruire la destra italiana con la "D" maiuscola». «Abbiamo visto - aggiunge Mussolini - che ormai non si fa più leva sui valori, ma solo sull'utilità personale. Per ora c'è un buio politico totale contro la sinistra e abbiamo quindi il dovere morale e politico di lavorare per contrastare da soli con ogni mezzo la possibile vittoria di Prodi e compagni». «Ringraziamo tutti coloro i quali - spiega ancora - in queste settimane nella Cdl hanno affermato che Azione Sociale è un determinante contributo per battere la sinistra. Ma non sarà certo la Cdl di questo fine settimana che potrà avere la nostra attenzione». Successivamente in un'intervista ad Affaritaliani.it la nipote del duce commenta l'assemblea nazionale e aggiunge: «Sono contenta di non aver partecipato a questa pantomima. Una cosa assurda, in cui non si è parlato di un valore. Si è discusso solo di correnti, con fogli e mozioni che andavano e venivano. Rispetto agli ex Dc, quelli di An sono dei maestri. È stato un plagio. Ma la cosa più incredibilie sono stati gli occhi umidi e brillanti di Storace e Alemanno. Ma che razza di destra è?». «Sabato Fini ha fatto una relazione da finto duro paragonando le correnti addirittura a delle metastasi solo perché c'erano tutte le telecamere e i telegiornali per lui - dice l'ex esponente di An - Doveva apparire come un duro. Il giorno dopo, conscio di finire in secondo piano, visto l'intervento di Casini al congresso dell'Udc, ha fatto retromarcia ed ha ridato fiato alle correnti. La stessa cosa è accaduta durante il congresso del partito centrista, con Follini che ha fatto la parte del finto duro venerdì e Casini che l'ha ammosciato domenica».