Boselli-De Michelis, prove di unità

Bobo Craxi, portavoce del Nuovo Psi, lo ha ribadito ieri chiaramente rispondendo anche alla sorella Stefania che, in un'intervista al Tempo, lo ha accusato di volersi alleare con Di Pietro. Anche in previsione dell'incontro di oggi tra Enrico Boselli e Gianni De Michelis. «La questione socialista, riemersa in questi giorni, dimostra quanto essa sia ancora viva e quanto sia vitale la spinta unitaria tra tutti i socialisti italiani. È con questo spirito che domani avviamo nuovi colloqui con i compagni dello Sdi e con il partito che dal 1992 aderisce alla famiglia del socialismo europeo: riunire i socialisti e rinnovare la nostra Repubblica resta l'imperativo "craxiano" a cui tutti quanti noi ci dobbiamo sentire legati». «Lo dico con affetto anche a mia sorella — ha concluso — convinto che non mancherà di sentire il giustificato e forte richiamo di una famiglia che vuole vivere e costruire il proprio futuro, il quale non è e non può essere, come lei ben sa, nella casa dei moderati e dei conservatori». E a dargli man forte sono arrivate anche le dichiarazioni di Saverio Zavettieri, leader del Nuovo Psi calabrese e reduce dal clamoroso risultato delle suppletive in un collegio della Camera in Calabria dove si è presentato fuori dalla Cdl ed ha preso più volti del candidato del centrodestra. «Boselli e De Michelis non possono tradire le aspettative di migliaia di socialisti italiani che puntano al progetto di unità socialista per costruire una sinistra riformista. Per questo mi aspetto che domani si prenda atto che il quadro politico generale sta cambiando, si sta creando uno spazio per una presenza socialista forte in Italia che copra l'area storicamente rappresentata dai socialisti, dal polo laico socialista, dalla componente riformista che è uscita azzerata da tangentopoli. Mi pare evidente che con questa spinta forte al bipolarismo, con la proposta dirompente di Berlusconi, la ricomposizione dei socialisti non può che avvenire nell'ambito del centrosinistra». E a fare da sponda arriva anche la dichiarazione del senatore dello Sdi Roberto Biscardini che ha ribadito che «la strada dell'unità socialista è ormai segnata ed irreversibile».