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«Basta con inutili convocazioni»

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Così in attesa che lunedì il governo presenti il Dpef alle parti sociali Cisl e Cgil, ttraverso i loro segretari, hanno già messo le mani avanti. «E dove prenderanno i soldi?» ha detto il leader della Cisl, Savino Pezzotta commentando l'annuncio del premier di due manovre da 10 miliardi per il 2006 e il 2007, più il taglio dell'Irap. «Sia chiaro - ha avvertito Pezzotta - che il sindacato si opporrà a qualsiasi taglio, diretto o indiretto, che incida sulle condizioni di vita dei ceti popolari, lavoratori dipendenti e pensionati». Al contrario la Cisl ha chiesto «un intervento duro e radicale contro l'evasione fiscale e il lavoro nero, e un aumento della tassazione sulle rendite finanziarie e immobiliari». Per quanto riguarda il Dpef Savino Pezzotta si è limitato a constatare: «Non c'è ancora arrivato nulla e se ci convocheranno andremo. Ma non bastano più tavoli o incontri pletorici e inutili. O c'è la disponibilità vera del Governo a negoziare, o gli incontro non servono a niente». Dello stesso parere il segretario della Cgil Guglielmo Epifani. «Il Dpef - ha detto - sarà una scatola vuota esattamente come l'anno scorso. Il problema vero lo avremo con la Legge Finanziaria. A settembre si faranno le scelte e allora vedremo». Il segretario generale della Cgil ha poi parlato delle misure a sostegno dei pensionati. «Per questa categoria - ha detto - nella vecchia Finanziaria non c'era nulla e nella nuova pure. Almeno se le cose stanno così. Invece ci sono problemi di reddito sia per i pensionati più anziani che per le pensioni più basse. Hanno ragione a chiedere che si faccia qualcosa presto per affrontare i disagi».

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