Rai, sulla Resistenza è polemica
Ieri c'è stato l'ennesimo duello a distanza tra il consigliere Rai, Gennaro Malgieri, e il consigliere anziano Sandro Curzi. «Chi ha paura della verità? - arringa Malgieri - Non credo che Sandro Curzi abbia paura, anche se le sue dichiarazioni rese prima all'Unità e poi al Corriere della sera sulla progettata fiction Rai ispirata al Sangue dei vinti di Giampaolo Pansa, suscita nel consigliere anziano di viale Mazzini un rigetto assolutamente inspiegabile se non con la motivazione che mettere in luce i lati più oscuri e drammatici della guerra civile possa sollevare reazioni fastidiose in una certa sinistra che ancora non ha fatto i conti con la propria storia». Malgieri quindi sottolinea che «il libro di Pansa è un grande tragico racconto di verità che per molti decenni è stato tenuto celato alla maggior parte degli italiani. È tempo che si riconsideri il passato e che esso venga illuminato anche da opere televisive serie, ben realizzate e finalizzate alla costruzione di un autentico spirito unitario nazionale». Immediata la replica di Curzi che avverte: una ricostruzione della Resistenza da parte della Rai deve essere «organica e completa, attenta finalmente e contemporaneamente ai loro diversi profili, nè solo a quelli giustamente evidenziati nella cosidetta vulgata resistenziale nè solo a quelli che stanno a cuore ai revisionisti». Per Curzi il racconto della Resistenza «non deve essere retorico ma nemmeno criminalizzatore. In occasione del sessantesimo anniversario della nascita della Repubblica vanno descritti tutti gli aspetti della realtà storica della lotta al nazi-fascismo con opere televisive serie, ben realizzate e finalizzate alla costruzione di un autentico spirito unitario nazionale». Per Curzi «un impegno della Rai-tv sul tema della Resistenza non può seguire l'itinerario di un singolo studioso e cronista, magari attento divulgatore sino ad una certa epoca della propria vita e della vita del Paese esclusivamente del punto di vista dei vincitori di allora, e in un'altra epoca esclusivamente dell'opposto punto di vista dei vinti di allora (e oggi al governo)». Ieri si è svolto anche il consiglio d'amministrazione della Rai. Ecco le decisioni che sono state prese. Offerta Mondiali di calcio per tutti i diritti - La Rai farà un'offerta per tutti i diritti dei Mondiali del 2010. La Rai intende acquisire tutti i diritti delle maggiori manifestazioni sportive internazionali vendendone poi alcune parti ad altri soggetti. «In questo modo - afferma Viale Mazzini - sarà possibile assicurare al grande pubblico televisivo della Rai gli eventi più importanti, e nello stesso tempo tenere conto delle compatibilità aziendali, secondo logiche imprenditoriali». Nel corso della riunione il Direttore dei Diritti Sportivi, Antonio Marano, ha svolto una relazione sulle trattative per la «Champions League» e sulle altre manifestazioni che interessano l'Azienda. La Rai intende inoltre acquistare i diritti dei Mondiali 2006 per offrirli gratuitamente e non a pagamento. TGR ampliati d'estate in tutte le regioni — L'informazione regionale della Tgr sarà ampliata nel periodo estivo. Il cda ha stabilito di avviare in tutte le regioni la sperimentazione di una nuova durata del Tgr delle ore 14, che non sarà quindi ridotto come è sempre avvenuto d'estate fin dall'avvio di questa edizione nel 1988. «I tg regionali manterranno dunque la loro normale lunghezza con l'obiettivo di garantire un'informazione più ampia in un periodo nel quale anche la carta stampata diminuisce la foliazione dei giornali -si legge in una nota Rai- Le procedure per l'avvio della sperimentazione sono state immediatamente avviate per poter arrivare in tempi brevissimi alla realizzazione dell'iniziativa».