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Bocchino: «Ridateci Ignazio»

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Il capo dell'opposizione alla Regione Campania, Italo Bocchino, durante il suo intervento all'assemblea di Destra protagonista, lancia la candidatura di Ignazio La Russa a coordinatore unico. Premesso che sarebbe «una follia» discutere la leadership di Gianfranco Fini che è «il leader indiscusso, anche della destra italiana», Bocchino chiede che si discuta un «sistema di metodo». «Serve un segretario del partito - spiega - così come Bush ha Condoleeza Rice». Ma, ribadisce Bocchino, la nomina di un segretario alla guida del partito «non è all'ordine del giorno, è il congresso che deve nominarlo». Quindi per il momento meglio non agitarsi e stare a bocce ferme. Per Italo Bocchino oggi serve «un coordinatore unico» e in proposito ricorda quando Fini diede l'incarico proprio a La Russa. «Fini già lo scelse e i risultati ottenuti alle europee da La Russa li abbiamo visti. Oggi - ribadisce - il partito sarebbe pronto a mettere una firma su quel risultato alle politiche. Se qualcuno va alla ricerca di chi guidi il partito, la risposta è questa. Ma se si pensa a qualche figura grigia, a qualche yes man che non ha intenzione di applicare il principio dell'incompatibilità, noi non ci stiamo. Anche gli uomini grigi talvolta sono più comodi». Italo Bocchino ribadisce la necessità di una «applicazione» pignola dello Statuto: «Il nostro all'assemblea nazionale dovrà essere un appoggio politico e non aprioristico, basata su una mozione di affetti. Dobbiamo esercitare il peso che come corrente ci spetta. È giusto farlo in un momento così delicato del partito», conclude il capo dell'opposizione alla Regione Campania.

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