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ALTERO Matteoli non ci sta.

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«Credo - aggiunge Matteoli - che Destra protagonista ponga delle condizioni che soprattutto Fini non può assolutamente accettare». Poi attacca: «Vedo che La Russa invita a fare un passo indietro: io non ne devo fare perché non ho mai fatto alcun passo avanti. Faccio volentieri - sottolinea il ministro dell'Ambiente - quello che sto facendo: sono ministro e vorrei terminare questa legislatura da ministro, su questo non ci sono dubbi. Ma sono un uomo di partito e, se il partito mi chiama a fare cose diverse, sono abituato a rispondere di sì. Voglio solo sperare che si smetta di fare politica attraverso i giornali». Il ministro, rimanda il confronto al 2 luglio, giorno dell'assemblea nazionale del partito. «Lì - conclude - ci sarà un confronto e si troveranno tutte le soluzioni: da questo punto di vista sono ottimista». Gli dà manforte Adolfo Urso, anche lui leader di Nuova alleanza: «Le richieste formulate da Gasparri e La Russa - afferma - allontanano la soluzione unitaria». Urso è «molto preoccupato» per come si sta svolgendo il dibattito interno in vista dell'assemblea di sabato prossimo, che a suo giudizio «assomiglia sempre più ad una sorta di congresso surrettizio, nel quale ciascuno conta e si conta sulle proprie mozioni piuttosto che contribuire a realizzare scelte comuni». «Ciascuno - dice Urso - pone veti, formule, richieste e condizioni, quasi una lista della spesa da esaudire, con toni talvolta addirittura sgradevoli, delineando un Fini sotto tutela e con le mani legate, proprio nel momento in cui necessita invece un partito forte e a guida sicura per affrontare al meglio le nuove grandi sfide a cominciare dalla costruzione del partito comune». «Discutiamo di tutto, certamente della linea politica e delle regole interne fondamentali per un dibattito costruttivo ma con la consapevolezza, che credo tutti noi abbiamo, che un Fini dimezzato non fa crescere An. Semmai è vero esattamente il contrario. Questo sì - conclude Urso - dimezza Alleanza nazionale». «Voglio tranquillizzare Urso e Matteoli - replica La Russa - il metodo del colloquio e del confronto, iniziato nei giorni scorsi con lo stesso Matteoli, è stato ribadito con gli stessi termini in questa assemblea e dovrà concretizzarsi il 2 luglio in un comune impegno a rivitalizzare tutti gli organi di partito. Credo che questo, lungi dal condizionare Fini, sia la strada maestra per avviare e rilanciare l'identità e le battaglie di An tra la gente».

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