Spunta il condono
sulla lotta all'evasione
Ad esempio nel 2005 si stima un gettito per la seconda rata di 3,5 miliardi che verranno però a mancare nel 2006. Nel 2004, inoltre, la pressione fiscale è diminuita di quasi un punto, riconosce la Corte dei Conti, passando dal 42,6% al 41,7%: ma questo calo è attribuibile quasi per intero «agli introiti delle sanatorie tributarie e del condono edilizio». La Corte dei Conti chiede invece di dare maggiore forza alla lotta all'evasione. «Deludente» però è al momento lo Stato del recupero delle somme evase e iscritte a ruolo: i concessionari della riscossione ne recuperano appena il 5% (poco più di 900 milioni nel 2004 contro un onere del servizio per lo Stato di 500 milioni annui). La denuncia è del procuratore generale, Vincenzo Apicella, che accusa le società e le banche a cui è affidato il servizio sul territorio per conto dell'amministrazione finanziaria, di privilegiare «non la riscossione coattiva bensì una gestione puramente amministrativa delle somme versate spontaneamente dai contribuenti a seguito della notifica della cartella di pagamento». In sostanza, secondo Apicella, chi è tenuto a incassare le somme dovute adotta comportamenti troppo soft con risultati scoraggianti. E proprio sul versante della riscossione, il procuratore generale punta l'indice contro un nuovo condono inserito nella legge 80/2005 sulla competitività. All'articolo 4 (comma c-ter) è prevista una sanatoria delle responsabilità amministrative dei concessionari «derivanti dall'attività svolta fino al 20 novembre 2004» con il solo pagamento di tre euro per abitante residente nell'ambito territoriale affidato in concessione. «Mi aspetto dal ministero delle Finanze l'abolizione di questo provvedimento», ha detto Apicella che nella conferenza stampa che è seguita alla presentazione del giudizio sul rendiconto generale dello Stato, ha raccontato che nei giorni scorsi ha ricevuto una multa dal Fisco di 45 euro. «Ma non c'era nessuna evasione- ha precisato - I contribuenti sono perseguitati, agli altri fanno i condoni». G. Lom.