LOMBARDO
«Ci vado, sono persone serie
Da vecchio allievo della scuola Dc, l'eurodeputato catanese ancora non tira fuori il nome del treno politico a cui aggancerà il suo «vagone» autonomista. Di certo, oggi farà tappa a Roma, dove l'attende l'assise del Dc Rotondi. Sarà la Dc, onorevole Lombardo, il treno a cui si aggancerà? «È una partecipazione la mia, non un'adesione. Sono stato cortesemente invitato, e si tratta di un incontro con persone serie, di amici che conoscono tutti la bandiera dell'ex Dc, ma che poi si sono impegnati in questa esperienza. Non solo Rotondi, ma anche Pomicino, ad esempio, persone che stimo per intelligenza e capacità politica». Ma può maturare un'adesione del suo Movimento alla Dc, da quest'invito? «Ripeto vado per un invito e non un'adesione. Tuttavia da qui può nascere tutto, ci mancherebbe altro. In ogni caso, ascolterò, ma riguardo al dichiararsi sarà lo stesso Mpa — che non è una mia proprietà privata — al suo primo congresso di settembre, dopo aver avviato entro il 15 luglio la fase costituente». Sono sempre più intensi i suoi contatti con il presidente della Lombardia, Formigoni. Cosa state covando? «Condividiamo molte cose. Come quella lanciata dallo stesso Formigoni, pochi giorni fa, di fare le primarie nel centrodestra. Su questa ipotesi siamo stati d'accordo sin dal primo momento. Guai se questo futuro partito unico, unitario o federativo a cui si vuole dare vita, e spero prima delle prossime elezioni politiche, non scegliesse la leadership democraticamente. Quindi, se si porrà il tema della successione di Berlusconi, questa non può essere decisa accanto a un caminetto. Sarebbe gravissimo. Il centrosinistra in autunno avvierà le primarie e se Berlusconi farà un passo indietro è indispensabile che ci siano una consultazione anche nella Cdl. E non soltanto per la leadership, ma anche per l'elezione dei parlamentari. La scelta va sottratta a un sistema di captazione, sia per il centrosinistra, sia per il centrodestra, che consente di scegliere i 900 parlamentari a Roma». Il suo Movimento si federerà con FI o con l'Udc? «Credo né con l'uno, né con l'altro. Vediamo cosa viene fuori, ma credo né con FI né con l'Udc». Insomma, non si vuole sbilanciare... «Sicuramente il Mpa sceglierà democraticamente e non sbaglierà. E non sarà una scelta fortunata di un uomo o di molti uomini, ma di una grande assemblea di uomini e donne che matureranno la scelta giusta per tutti».