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«Se aumenta il peso di Casini ci allontaniamo dal centrodestra»

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Orgoglioso di essere «l'unica Democrazia cristiana possibile oggi» Gianfranco Rotondi, che sabato all'Hotel Summit diventerà il segretario del nuovo partito erede dello scudocrociato (la Democrazia Cristiana per le autonomie), dice: «Grazie Marco, se non c'eri tu non ci saremmo mai stati». Il ringraziamento, strano a sentirsi, è al segretario dell'Udc Marco Follini con cui alla fine del 2004 Rotondi e altri quattro deputati centristi hanno rotto per fondare la nuova Dc. Ma in che senso ringrazia Follini se è stato proprio per lui che se ne è andato? «Devo ringraziarlo perché se non ci avesse tanto combattuto alle elezioni regionali per un'intesa con il centrodestra noi avremmo preso sicuramente meno voti perché all'elettorato saremmo apparsi come la brutta copia povera dell'Udc. Invece il veto di Follini e Casini ci ha aiutato ad essere una forza nuova e a proporci come Terzo Polo». Non aderirete al progetto del partito unitario della Cdl? «Diciamo che la distanza col centrodestra aumenta mano a mano che si manifesta il passaggio del testimone da Berlusconi a Casini». Perché ce l'ha con il presidente della Camera? «Perché ormai gestisce l'Udc esattamente come organizzava il Ccd, con l'aggravante però di farlo negli uffici di presidenza di Montecitorio. Io invece pensavo ad un partito aperto, pragmatico e rispettoso delle diversità». E' così che sarà la sua nuova Dc? «Esattamente. Il congresso di sabato all'Hotel Summit sarà il momento fondante di un partito con il senso della federazione aperto a tutte le autonomie locali che bussano alla porta della politica nazionale ma che non vogliono diventare sudditi dei partiti di plastica». Avete già avuto delle adesioni formali, oltre a quella del siciliano Raffaele Lombardo? «Non ancora, per il momento siamo nella fase dei contatti. L'avvio delle operazioni di adesione inizierà subito dopo il congresso quando cominceremo a battere palmo a palmo tutte le province italiane a caccia degli scontenti di entrambi i Poli». Chi ci sarà sabato degli altri partiti? «Sicuramente Fabrizio Cicchitto di Forza Italia che ho sentito proprio poco fa al telefono. Poi ci saranno Franco Marini della Margherita, Clemente Mastella dell'Udeur, Gianni de Michelis del Nuovo Psi, Franco Giordano per Rifondazione Comunista e delegazioni dei Ds mandate da Fassino e della Lega organizzate da Calderoli». E' vero che il presidente della Lombardia Roberto Formigoni è interessato al vostro progetto? «Lo reputo difficile, però posso dire che invece noi guardiamo con simpatia all'ipotesi di un soggetto politico nell'area del centrodestra guidato da Formigoni. Può darsi che la Dc sia molto attenta a questa prospettiva» Altrimenti? «Altrimenti continuiamo come stiamo facendo. La Dc si proporrà come Terzo Polo nel quale confluiranno pezzi di centrodestra e centrosinistra, anzi, soprattutto di centrosinistra».

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