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Presto un incontro Boselli-De Michelis

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Gli eredi di Bettino Craxi, infatti, vivono, ormai da qualche anno, divisi e, su sponde opposte, si contendono voto su voto. Da un lato, sponda Cdl, il Nuovo Psi di Bobo Craxi e Gianni De Michelis. Dall'altro, nell'Unione, lo Sdi di Enrico Boselli e Ugo Intini. Negli ultimi mesi, però, i «fratelli-coltelli» hanno cominciato a cercarsi, a lanciarsi segnali di richiamo e, a giudicare dalle indiscrezioni, si sono finalmente ritrovati. Ieri il vice segretario nazionale del Nuovo Psi, Donato Robilotta, che da qualche giorno è uscito dalla Cdl in Regione Lazio, ha rilanciato il tema dell'unità socialista, a margine di un convegno della Uil a Roma, annunciando l'intenzione di incontrare il presidente dello Sdi Enrico Boselli, «anche a costo di occupagli l'ufficio». «Oggi - ha aggiunto Robilotta - se ci mettiamo insieme possiamo superare il 4% nella quota proporzionale». A scanso di equivoci (e forse per evitare brutte sorprese) Robilotta ha anche annunciato che il Nuovo Psi presentarà degli emendamenti alla riforma della legge elettorale «per sopprimere lo sbarramento del 4% ed altre norme per permettere la trasparenza nella raccolta delle firme». Ma è stata l'ammissione pubblica di uno «scambio di effusioni» che ha colto l'interesse della platea. «In questi giorni - ha detto - stiamo discutendo su come rimettere insieme tutti i socialisti e su questo punto stiamo lavorando. Bisogna forzare la situazione e trovare qualcosa che ci obblighi a rimetterci insieme». «Questo collante potrebbe essere la quota proporzionale, perché - è convinto Robilotta - insieme potremmo superare il 4% contando anche l'effetto che avremmo sui due schieramenti e l'effetto dei tanti che stanno nei partiti ma non votano». Ma Robilotta non si è fermato e, quasi a confermare che i suoi non sono soltanto «sogni di gloria», ha stupito tutti con una clamorosa anticipazione. «A breve - ha annunciato - ci sarà l'incontro tra Enrico Boselli e Gianni De Michelis».

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