«Partito unico? No unitario»
L'incontro «Milano-Italia 2006 un contributo per una ripartenza», è stato organizzato oggi dalla Fondazione Magna Charta, dalla Fondazione sulla Sussidiarietà e da Europa civiltà. E Formigoni ha anticipato i temi che saranno discussi nel convegno: «Partito unitario, non unico. Lo specifico perché fui io, per primo, a far mia la distinzione fondamentale tra i due soggetti e sono contento che ora Berlusconi abbia voluto recepirla». «In generale - ha detto Formigoni - penso però che ci sia un eccesso di ragionamento geometrico, ovvero si parla troppo di contenitori e poco di contenuti. Inutile continuare a riempire il tempo con dibattiti come quello sul cambio di leadership se poi ci dimentichiamo il motivo per cui siamo costretti a questa riflessione: e cioè che la gente, attraverso più tornate elettorali, ci ha detto che è delusa di noi, della nostra politica». «Tutte queste discussioni - ha aggiunto - sono una perdita di tempo se non ci chiediamo quali sono e quali devono essere gli obiettivi delle nostre politiche. Dobbiamo ricominciare da lì, dalla centralità di famiglia e persona. Detto questo, anzi, fatto questo, si potrà parlare di partito unitario, uno sviluppo chiaramente utile perchè? rende più limpido il bipolarismo». Formigoni ha poi spiegato: «Bisogna dare attuazione al concetto di collaborazione fattiva tra laici e cattolici. Forza Italia è nata proprio per questo, per tenere insieme storie, percorsi ed esperienze diverse unite in un grande progetto riformista: solo così potremo attrarre a noi chi non si fida della sinistra ma non vota centrodestra».