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«Bossi è un problema per la Cdl»

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Noi fuori dall'Europa saremmo divorati, triturati dal grande cambiamento del mondo di oggi; solo l'Europa può salvare l'Italia». È il commento di Romano Prodi al messaggio di Bossi da Pontida, secondo cui l'Europa è un fallimento annunciato. Secondo il leader dell'Unione la posizione della Lega può rappresentare un problema per il centrodestra e per il suo premier «perchè è l'unico partito italiano antieuropeo, che vorrebbe l'Italia sola e che è contro ogni rapporto di cooperazione con gli altri paesi». «Invece che interrogarsi sulle ragioni del fallimento di quattro anni di presenza governo - afferma per i Verdi Alfonso Pecoraro Scanio - i leghisti continuano a lanciare invettive contro l'Europa, gli immigrati e Roma». Ma per il Leader dei Verdi si tratta dei «soliti slogan ripetitivi e scontati». Per la Margherita Renzo Lusetti ritiene che il ritorno della Lega a Pontida riproponga «in modo inquietante l'aggressione all'Europa che ha contraddistinto in questi anni la politica del governo Berlusconi» e che rappresenta «la zavorra di un governo di destra che sta facendo precipitare il paese in un baratro disastroso». Ugo Intini, presidente dei Deputati dello Sdi, si dichiara «colpito» che, dopo il fallimento del vertice di Bruxelles sul bilancio europeo, soltanto in Italia l'attacco all'Euro e la sua delegittimazione giungano dall'interno del governo stesso. Che tace». E per Intini sbaglia «chi svaluta come folklore l'estremismo leghista. Si fece lo stesso con il fascismo nascente», ammonisce. «Del fascismo - continua Intini - la Lega ha imitato il razzismo, il populismo, l'intolleranza, il culto del capo, la mitizzazione non della nazione (che ha una sua dignità) ma di una inesistente etnia padana. Per Marco Rizzo, presidente della delegazione del Pdci al parlamento europeo, «il raduno di Pontida, farcito di slogan menzogneri e in taluni casi violenti, ai limiti della legalità, come quelli dell onorevole Borghezio e del ministro Calderoli, testimonia, ancora una volta, che la Lega sparge fra l'opinione pubblica pericolosissimi germi di xenofobia e razzismo».

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